Come alcuni di voi sanno e come molti altri si saranno già immaginati, io e il Disagiato siamo amici. Cioè, lo siamo da molto prima che spuntasse fuori il blog, da molti anni, e siamo pure grandi amici: e abbiamo vissuto periodi l'uno dell'altro a volte difficili, a volte belli, come tutti gli amici. E anzi, se devo dirla tutta, è probabile che il blog sia nato e che, soprattutto, vada avanti, proprio perché io e il Disagiato siamo amici. E l'amicizia è un collante straordinario, anche quando si tratta di portare avanti una piccola cosa come questa; ed è anche un potente motore, l'amicizia: dà energia e dà coraggio. Bene. Ma non solo.
Perché a volte l'amicizia mette anche in difficoltà: e io mi sento un po' in difficoltà, in questo momento, mentre sto per scrivere questa cosa che ho deciso di scrivere. E quindi, e quindi devo dirgli questa cosa, al Disagiato, e non so bene come dirgliela e non so come la prenderà. Magari si arrabbia, magari mi caccia dal blog, magari viene qui sul lago e mi dà fuoco alla casa (capiamoci: sto scherzando, non fatemi commenti sulla nostra amicizia, vi prego: sto scherzando; e l'amico Disagiato è troppo intelligente per prendersela, non fategli torto: lui sta ridendo mentre legge queste righe a casa sua davanti al suo monitor con il suo gatto). Ma insomma, Disagia', io mi sono comprato il Kindle.
Cioè, proprio quello lì, il Kindle di Amazon, quello che legge i libri in formato elettronico, quello che ti compri i libri con un clic e poi li leggi in giro, e te ne porti dietro più di mille, come se fosse una piccola biblioteca. E mi sono anche già scaricato parecchi libri gratuiti, e ne ho comprati altri, te lo confesso, e ormai me lo porto a scuola e leggo quasi sempre da lì, sul Kindle. Non te la prendere, Disagiato: tu sai com'è ridotto il mio studio, tu sai che non ci sta più niente, che gli scaffali si piegano per il peso, tu sai che non so più dove metterli, i miei maledetti libri. E il Kindle mi è sembrata una soluzione, anche a questo problema.
E poi si legge tremendamente bene, ti devo confessare anche questo. Non è un aggeggio da fighetti, touch screen e roba del genere: anzi, a vederlo la prima volta mi ha messo quasi un po' di tristezza, ti dico la verità. Perché sembra un oggetto un po' fuori moda (come i libri, se è per questo), con quel suo schermo non retroilluminato. Ma è comodo: si legge bene, può contenere più di mille volumi, lo si porta dietro con grandissima facilità e ha una batteria che dura quasi due settimane (ai miei ritmi). E per i romanzi da passeggio (quelli che si leggono in treno, mentre si butta un occhio anche alla vicina di posto) è perfetto. Poi, è chiaro: i saggi su Dante, o i volumi di critica letteraria continuerò a comprarmeli in forma cartacea, ci manca ancora. Perché devo averli sugli scaffali, devo poterli prendere in mano, devo usarli come sono sempre stato abituato a fare. Ma per certe letture un po' distratte (e sai anche tu che sono fin troppe, in questi anni, purtroppo, vista la qualità di quel che si pubblica) il Kindle è davvero una buona soluzione.
Dà un certo fastidio (anche questo devo ammetterlo) il fatto che legga solo certi formati e non altri; e allora ti devi scaricare il programmino per le conversioni eccetera: e questo diventa un po' una noia, dopo un po'. Ed è vero, soprattutto, che i libri disponibili sono ancora molto pochi, in realtà: sul sito di Amazon si vantano di averne oltre 16.000, ma non dicono che 16.000 è un numero bassissimo, e che questo è già un bel limite. Forse il più grande limite del Kindle, in questo momento.
Ma non è certo il frusciare delle pagine che mi manca, in ogni caso. Né l'odore della carta e nessuno di quei feticismi lì. Al massimo, mi mancherebbero le mie conversazioni con te, se tu fossi il mio libraio di fiducia. Ma tu sei un mio amico, invece. Io e te ci vediamo a casa mia, a casa tua, in giro, in altri posti: non in libreria. È per questo che non mi manca il mio libraio di fiducia. Ed è anche perché (non potendo tu esserlo) non l'ho mai avuto, un libraio di fiducia, se non quando ero ragazzino, nella mia città sul mare. Poi, lo sai anche tu, non ne ho più trovati. E temo che sia anche questa una delle ragioni del successo che sta avendo il Kindle: che le librerie sono state ridotte a piccoli supermercati, come le Feltrinelli, dove la dimensione umana non è diversa dai clic sul sito di Amazon.
Ed è per questo, in conclusione, che non so se consiglierei davvero il Kindle. Intendiamoci, io mi ci trovo bene; ma, per esempio, ai miei alunni non lo consiglio: ai miei alunni dico sempre di andare in libreria e di cercare qualcosa lì. Li mando da te, quando posso. E anche a chi non ha un amico libraio, come sei tu per me, non so se lo consiglierei, perché mi parrebbe di togliergli qualcosa di bello.
Anzi, direi così: fate come me. Fatevi un amico che è anche un bravo libraio, prima, e parlate molto con lui di libri e di letteratura; poi aprite con lui un blog, dopo qualche anno; poi, se il blog resiste e la vostra amicizia si rafforza, a quel punto (ma solo a quel punto) potete anche comprarvi il Kindle. Non perché l'abbia fatto io, non è per questo. Ma a me pare che sia proprio la soluzione migliore... Il Kindle è bello, insomma, ma solo se si ha un grande amico libraio.
Per quel che ne so, altri e-book leggono semplicemente i pdf, quindi la biblioteca a disposizione è sterminata...però, per quel che ho visto, sono ancora non proprio praticissimi (lenti a girare le pagine e ad ingrandire).
RispondiEliminaPerò il problema spazio esiste eccome...
uqbal
EliminaAssolutamente no. Gli ereader leggono normalmente lo standard epub, pdf e txt. Il Kindle legge il mobi (formato proprietario Amazon ma anche questo sta cambiando e passerà all'epub che è lo standard ormai accettato globalmente). Io uso ereader ormai da tre anni, (Bookeen Gen3, Sony T1) e la loro praticità è indiscussa. La risoluzione/contrasto adesso è eccezionale, il voltapagine velocissimo, le possibilità notevoli. Nella lettura del pdf non ci siamo ancora, meglio un tablet, ma per gli ebook (epub o mobi) gli ereader sono eccezionali. Puoi leggere perfettamente anche sotto la luce del sole, nessun riflesso, esattamente come un libro di carta. Nessuna stanchezza degli occhi, come può invece capitare con tab retroilluminati.
EliminaAltro discorso è la sensibilizzazione degli editori in Italia. Vedo prodotti fatti peggio di quelli che mi confeziono io, cose oscene vendute allo stesso prezzo del cartaceo. Esiste inoltre il problema del DRM (Digital Right Management) contro il quale ci si sta battendo... speriamo qualcosa possa cambiare velocemente.
In definitiva, viva le librerie e... magari avere un amico libraio!, ma adesso senza ereader io mi sento persa...
il formato proprietario del Kindle è l'azw (quello coi diritti digitali). Il mobi è un formato libero, per la precisione il babbo di epub.
Eliminaè un .prc modificato... cmq sul kindle leggi i mobi (non ho mai avuto un kindle ma usavo il formato mobi sul Gen 3). I diritti digitali esistono sia sul mobi che sull'epub, sono restrizioni all'interno del file (che si possono togliere illegalmente: i famigerati DRM. Amazon a suo tempo acquistò i diritti .prc-mobi per adottarli nativamente sul kindle.
Eliminahttp://wiki.mobileread.com/wiki/MOBI
http://wiki.mobileread.com/wiki/Kindle_Touch:
Kindle Touch and Kindle Touch 3G
Made by: Amazon
Released: November 2011
Predecessor: Kindle WiFi
Languages Supported: English, French, German
File Types Supported: MOBI, AZW, TPZ, PDF, MP3, AA, AAX
Ed è notizia recentissima la futura adozione dell'epub da parte del Kindle:
http://www.kindleitalia.com/il-kindle-leggera-gli-epub-2128/
il mio kindle si chiama Consorzio Biblitecario Nord Ovest, e va ben oltre i 16.000 titoli
RispondiEliminaScusa, un clic di troppo e il messaggio è stato inviato a metà e con un refuso. Dicevo, il mio kindle si chiama Consorzio Bibliotecario Nord Ovest, e va ben oltre i 16.000 titoli, non rischio di fiaccare li scaffali, soprattutto per quelle letture un po' distratte che dici tu e che nel mio caso costituiscono il 100%. Perfetto per il treno, fai l'ordine sul sito e consegna nella biblioteca comunale più vicina. E, soprattutto, completamente gratuito. Comunque, dovendo trascorrere la giornata in digitale per lavoro, per me la lettura è ancora un piacere analogico. p.s. chi era il tuo libraio di fiducia?
RispondiEliminaIl mitico Rosasco, in via Torino. Quando vedeva che non avevo i soldi per un libro, mi diceva: "Vabbè, vieni qui, ti siedi alla mia scrivania e lo leggi quando vuoi..."; e mi lasciava stare lì interi pomeriggi. E' ancora vivo, ogni tanto lo incrocio.
Eliminaforse hai ragione, sicuramente si legge benissimo, si può portare dappertutto, pesa poco. ma io ancora non mi voglio arrendere. ancora amo le librerie e la carta e tutti quei feticismi là. ancora amo la possibilità di confronto che la libreria potenzialmente apre. io finchè posso resisto. anche se questo significa incollarsi il Re sul bus, leggerlo in piedi, in precario equilibrio. quando capitolerò (prima o poi, quando i libri mi sfratteranno di casa, succederà)ve lo farò sapere.
EliminaUn abbraccio, Scorfano, e scusa se butto sempre nel patetico.
RispondiEliminaRicambio l'abbraccio e non c'è proprio bisogno di scuse, anzi. Però il Kindle l'ho comprato davvero... ;)
Eliminae quei simpatici animaletti, i pesciolini d'argento, che sono diventati stanziali nelle mie librerie (di casa) e che si stanno rosicchiando le copertine di alcuni libri, nei kindle ci sono? Vuoi mettere?
RispondiEliminaNon escludo che il kindle prima o poi possa entrare in casa mia (non sono contro il "progresso", anzi...)ma il piacere di toccare con mano i miei libri, in particolare quelli più vecchiotti, è un "privilegio" (passatemi il termine) al quale non intendo rinunciare.
RispondiEliminaScorfano sei fortunato, l'amico disagiato sicuramente metterà la vecchia e solida amicizia davanti al "k" ma stai attento al gatto... ;-)
Il gatto del Disagiato ha l'aria tutt'altro che temibile, a dirla tutta... ;)
EliminaIo il Kindle ce l'ho da un po' e non ha minimamente intaccato la quantità di libri cartacei che compro (soprattutto stranieri, ovviamente, se posso: quelli italiani li boicotto il più possibile da dopo la legge sul prezzo dei libri). E i miei librai di fiducia (al plurale perché sono più di uno, a seconda della città dove sono) hanno spinto moltissimo perché io lo prendessi (e dicono peste e corna della legge sul prezzo dei libri). Succede anche che io compri qualche 'assaggio' online (ci sono, per esempio le offerte Feltrinelli) e poi decida di acquistare in cartaceo. Tra l'altro ci sono moltissimi siti (pensa a maremagnum o ai passi perduti) in cui - pur in modo diverso - c'è una interazione tra libraio e lettore che è davvero e puramente di grande soddisfazione. Complessivamente la quantità di libri letti sia in cartaceo sia su Kindle è aumentata vertiginosamente da quando ho il Kindle (e poi hai ragione tu: per i libri da treno, come io li definisco, è doppiamente efficace). Sui volumi, Amazon aveva programmato di introdurne di più, ma tutto è stato rallentato dopo la legge anzi-Amazon. La decisione di introdurre il Kindle ugualmente è un passo avanti, vediamo dove porterà. Immagino tu li conosca già, comunque vale sempre la pena (anche in funzione scolastica) di farsi un giro su liber liber e soprattutto (se leggi in inglese) su Gutenberg. (In generale leggendo in inglese la quantità a tua disposizione è sterminata).
RispondiEliminaSui formati: Il Kindle legge tutti i formati (compresi quelli con DRM), basta attrezzarsi coi programmi che evocavi: è vero, avere i tuoi libri che compaiono sul Kindle in tempo reale è più veloce e quasi magico, però siamo onesti: il tempo di conversione non supera quello di un normale trasferimento su pennetta Usb!
Bene, a proposito di e-reader e scuola, negli scorsi giorni ho proprio scritto questi 2 post:
RispondiEliminahttp://labiondaprof.wordpress.com/2012/01/10/scuola-twitter-e-ipad/
http://labiondaprof.wordpress.com/2012/01/12/ancora-su-scuola-e-twitter-scuola-e-ipad/
p.s. io non ho ancora comprato nulla per ora, solo ancora libri di carta:-)
ho il kindle, ma da troppo poco tempo per dare un'opinione definitiva, però mi trovo molto bene. Sia con l'azw, ovviamente, che con i pdf... anche se ci sono delle accortezze di cui tener conto.
RispondiEliminaDa quando ce l'ho ho comprato 2 ebook, 6 libri cartacei e 3 ne ho presi in biblioteca.
Alla fine è leggere, il punto, non come, dove, su cosa o perché.
Certo se fosi pendolare (non lo sono più) apprezzerei ancora maggiormente l'oggettino infernale.
A latere dell'interessante discussione, posso consigliare sottovoce di non comprare device come il kindle che sono gestiti e blindati dai loro venditori signori e padroni? Io con i libri voglio fare quel che mi pare, non posso tollerare che Amazon decida di eliminare dalla mia biblioteca un libro regolarmente acquistato perché decide che è sovversivo (non sto scherzando, è successo con... 1984 un paio di anni fa).
RispondiEliminahttp://www.nytimes.com/2009/07/18/technology/companies/18amazon.html
Ci sono molti ottimi ereader in vendita online o nei buoni store di elettronica, vi consiglio timidamente di darci un'occhiata.
Vengo in pace e vi abbraccio... buone letture a tutti, sempre e comunque, su carta, ereader, tab e tutto quello che vi viene in mente sia possibile usare per riprodurre le parole scritte.
Caspita, dall'incipit pensavo gli avessi rubato la ragazza...
RispondiEliminaSono l'ultimo degli oldtennologi: senza furbofono, senza iCosi, senza ereader.
In camera abbiamo delle candele al posto delle lampadine. :-)
ilcomizietto
Io il Kindle me lo sono comprato giocoforza.
RispondiEliminaPerché dovevo partire per la Transiberiana e così potevo portarmi molti libri, e perché in fondo ho pubblicato un romanzo che si legge principalmente su Kindle e per cui l'editore non mi ha fatto sborsare una lira.
Si legge bene, si legge benissimo. Anche nel mio caso non ha intaccato la quantità di libri cartacei che compro.
...e soprattutto con alcuni e-reader finalmente anche i dislessici possono leggere senza problemi ascoltando il testo che hanno di fronte.
RispondiElimina(per ora pare che solo l'e-reader della IBS abbia una sintesi vocale in italiano valida, ma lo devo ancora testare)
penso sia giusto averlo comprato e iniziare ad usarlo, sopratutto se si s'insegna. Non dico oggi, non dico domani, ma insomma dopodomani io me li vedo gli studenti alleggeriti. I libri cartacei a casa, per lo studio individuale, ma per le lezioni un supporto ( cartaceo?) dove predere appunti e kindle con i testi o gli esercizi del giorno.
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