martedì 10 aprile 2012

Il pezzo più buono del pollo

del Disagiato

Che cos’è l’amore? La prima risposta che darei, se qualcuno mi chiedesse a bruciapelo “ma secondo te che cos’è l’amore?”, sarebbe, banalmente, questa: l’amore secondo me è volersi bene. Risposta banale, appunto. E poi è una risposta che in qualche modo rientra nella tautologia, nella ripetizione di se stessa: l’amore secondo me è l’amore. Ecco, più o meno ho dato questa risposta. La tautologia infatti serve a mettere nel piatto la stessa minestra e poi ancora e poi ancora e poi ancora e più proviamo a svuotarlo con il cucchiaio e più il piatto si riempie di minestra, all’infinito. Con la tautologia mangiamo la stessa cosa, diciamo la stessa cosa. Però c’è da dire che la risposta a questa domanda inflazionata non è per niente facile e io, che me ne sto sette ore al giorno a gironzolare su un palcoscenico un po' particolare (il negozio, il centro commerciale, il parcheggio del centro commerciale), mica l’ho capito che cos’è l’amore.

Cioè, dall’esterno, con un po’ di distacco, dovrei aver capito qualcosa. E in effetti una cosa piccola piccola l’ho capita, penso. Non ne sono tanto sicuro, ma penso di aver capito che cosa non è l’amore: l’amore non è avere gli stessi gusti, le stesse passioni. In libreria, tutti i giorni e più volte al giorno, assisto alla stessa scena e cioè: lei che acquista un libro e lui che le dice che quel libro fa schifo. “Ma che razza di libro stai comprando?”. “Ma leggi ancora quelle stronzate?”. Ecco, il dialogo conclusivo, prima di uscire dalla libreria, è questo, più o meno.


Certo, quello che vi sto raccontando non risponde alla domanda iniziale e certamente non vuole fare statistica però, dai, un po’ di statistica la fa. Anche voi, dalla vostra piccola postazione, avrete qualche considerazione da fare, un grafico da disegnare. E non dite di no, per favore. Chi sta con gli esseri umani qualcosa sugli esseri umani capisce.

Insomma, l’amore non è avere gli stessi gusti. E questa bella tesi in realtà era a portata di mano anche quando frequentavo (e ancora un poco frequento) i negozi di dischi e lui acquistava un disco degli “Explosions in the sky” e lei gli diceva “ma ascolti ancora queste schifezze?”. E stessa scena, credetemi, al supermercato che sta quasi di fronte alla libreria. Lui vuole la minestra ma a lei la minestra fa schifo, lui vuole le patatine al formaggio ma a lei il formaggio guasta lo stomaco, lui vorrebbe comprare un dvd con Tom Cruise ma a lei Tom Cruise annoia così tanto “che lo sai che poi mi addormento”. 

Boh, non so, rispondere a una domanda andando per esclusione non è certo cosa da furbi, però è l’unica cosa che ora riesco a fare. E poi il centro commerciale non dà risposte ma toglie risposte, che è meglio di niente. L’amore, quindi, non è avere gli stessi gusti, per il semplice fatto che gli innamorati che incontro per i corridoi del negozio o del centro commerciale non hanno gli stessi gusti.

Bene, allora che cos’è l’amore? Un po’ di tempo fa, in rete, un bambino rispondeva a questa domanda in questo modo: l’amore è quando papà dà alla mamma il pezzo più buono del pollo. A voi sembra una bella risposta da dare? Per me ni. Cioè, un po’ sì e un po’ no. È la domanda stessa che è difficile da impugnare. L’amore forse è desiderio, potrei rispondere adesso. Sì, esatto, l’amore non è avere gli stessi gusti (“ma che razza di libro ti sei comprato?”) ma provare desiderio. Però anche questa risposta mi pare che vada a scivolare nella tautologia. E poi anche il desiderio io mica l’ho capito che cos’è. E allora? Che cos’è l’amore?

Difficilissimo rispondere, mi arrendo. Anche perché stai a vedere che l'amore è tautologia o una cosa simile alla tautologia. Perché mi ami? Ti amo perché ti amo. E tu invece, perché mi ami? Io invece ti amo perché ti amo. Ecco, l’amore potrebbe essere infinita (ma il più delle volte finita) ripetizione di amore. Anche se non ci piacciono le stesse scarpe, le stesse patatine, gli stessi libri, gli stessi dischi, gli stessi divani. Ti amo perché ti amo, l'amore è amore, punto e basta. L'amore è regalare il boccone più buono a qualcuno. Forse.


28 commenti:

  1. una sfaccettatura dell'amore è, quando pensi “Ma leggi ancora quelle stronzate?”, dire:
    "Uhm, sembra carino..."

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  2. Ci pensavo proprio in questi giorni, che l'amore non è avere gli stessi gusti, e condivido alla grande.

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  3. L'amore non ha gli stessi gusti, eppure ci sono coppie che dopo anni e forse il tempo incide in questo, sono uguali: stessa minestra, stessi vestiti, stessi accessori, stessa pettinatura, uguali.

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  4. L'amore è per necessità di cose tautologico. Filosoficamente l'amore è un sentimento di vicinanza all'altro assolutamente ingiustificato, vero a priori. Spesso si basa su una condivisione di pensiero profonda, altre volte si ammira la diversità dell'altro. Altre volte sono vere tante cose assieme, ma in realtà nessuna ricetta va bene per tutti, perché, appunto, l'amore non ha condizioni.

    L'altra cosa di dire è che l'amore va coltivato con grande cura, come una piantina fragile, perché la sua potenza non può essere usata per tenerlo in vita. L'amore è senza condizioni e si basa quindi sul nulla. Raccontando tutti i giorni la storia del proprio amore, forse, è possibile dare un senso (e un appoggio) alla propria vita e quindi anche all'amore.

    nicola.

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  5. Gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer. Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
    Ne fui sorpreso, e gli chiesi: “E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi é lei?” L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: ”Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei”

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    1. Mi hai fatto ricordare un film bellissimo di cui non ricordò il titolo, però. Insomma, la storia di una moglie che per colpa dell'Alzheimer non riconosce più il marito. Ecco, la storia racconta questo lento distacco. Bellissmo film. Ma non ricordo il titolo, accidenti.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Forse "Lontano da lei"?
      Dal racconto L'orso attraversò la montagna, di Alice Munro, che ha curato anche la sceneggiatura del film.

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    4. Bravissimo Hombre, "Lontano da lei". Grazie ;)

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    5. ma come scrive la Munro? a me piace un sacco.

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    6. Mai letta. Se però mi dici che ti piace un sacco, allora vedo di riparare quanto prima.

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    7. Ho trovato online una bella recensione sui racconti di Alice Munro, compreso il racconto del film "L'orso attraversò la montagna", ne propongo un breve passaggio:

      "C'è come il passaggio di un limite della mente, dal razionale all'irrazionale, dall'ordinario allo straordinario mondo del manicomio. Ma in quella situazione straordinaria, appare pure naturale e normale che il marito Grant cercasse di aiutare la moglie a stare insieme a un altro uomo!".

      http://www.bibliosofia.net/files/nemico.htm

      Marco

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  6. Qualcuno dice che veniamo al mondo "incompleti", alla ricerca di una nostra possibile futura completezza.

    La metà della mela, del frutto, alla ricerca dell'altra metà mancante.

    Esiste una battuta felice nel film "Qualcosa è cambiato" (As good as it gets) con Jack Nicholson, quella dove diceva: "You make me want to be a better man".

    Potremmo tradurla con "tu mi fai desiderare di essere un uomo migliore".
    http://www.youtube.com/watch?v=FbyP8gbb1hw

    Oppure ricordo un'altra battuta felice dello stesso film, quella dove lui diceva a lei: "And the fact that I get it makes me feel good, about me".

    Lo potremmo tradurre con: "E il fatto di capirlo mi fa stare bene, con me".
    http://www.youtube.com/watch?v=JaN58UYxb7M

    Ecco, non la sola risposta ma una possibile risposta potrebbe essere che l'amore fa sentire la persona migliore, la fa sentire maggiormente completa, la fa sentire piena e con la buona ragione per la vita.

    Esiste cosa migliore che avere la certezza di stare vivendo per un obiettivo buono e bello e vero? L'amore offre questa certezza.

    L'amore ti fa sentire "completo", compiuto, realizzato.

    Ne rimane per tutti.

    Marco

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  7. Caro Disagiato,

    una domanda più sul faceto: risulta anche a te che il pezzo più buono del pollo è il così chiamato "boccone del prete"?

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  8. Bè sì, se non sbaglio il boccone del prete è il boccone più buono di un pasto. Dalle mie parti c'è un ristorante che si chiama proprio così.

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    1. Si, ma in particolare per il pollo, buon Disagiato, forse non lo sai, ma il boccone del prete è una parte precisa del pennuto.

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    2. Ecco, vedi, io questo non lo sapevo. Grazie ;)

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  9. Che fino ad ora avevo letto "il prezzo più buono del pollo"... e l'unico riferimento al post era il supermercato...

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    1. Il "prezzo" sarebbe stato comunque geniale. Ammettiamolo ;)

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  10. Continuo a pensare che l'amore sia un atto di fede.

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  11. A me quando si parla di tautologia viene sempre in mente una filastrocca che mi ripeteva spesso mia zia quando ero piccola, e non so se ha molto a che vedere con l'amore. Forse sì. Boh.
    "Xe la storia de sior Intento, che la dura molto tempo, che mai no la se distriga, vustu che te la conto o che te la diga? ...che te me la conti! Xe la storia de sior Intento, che la dura molto tempo, che mai no la se distriga, vustu che te la conto o che te la diga? ...che te me la diga! Xe la storia de sior Intento, che la dura molto tempo, che mai no la se distriga, vustu che te la conto o che te la diga?" (ad lib.)

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  12. l'amore è :
    1) Forza motrice universalmente riconosciuta nei secoli,spesso manipolata e veicolata dalle religioni.
    2) Droga sintetica che,se opportunamente dosata,inibisce la percezione della caducità umana

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)