Aciribiceci, Driving in Sicily:
Ma il fatto è che l’abuso lo devi sapere fare. E al nordico manca
l’abc. Dunque, per darsi coraggio, interpreta la deroga alle norme in
senso massimalista. Per esempio, nelle strade di Ortigia (spesso strette
e prive della possibilità non solo di parcheggiare, ma perfino di
accostare sul lato) lui che fa?
Filippo Facci, Poi dice l'antipolitica: Questi partiti sono finiti. Se il refrain che «è come Tangentopoli» appare giustificato forse per la prima volta, infatti, non è per le inchieste, ma per l’incomprensione dell’aria che tira nonché per la postura cannibalesca di chi si illude di raccattare i consensi politici smarriti dagli altri: esattamente come accadde nel 1992, quando ogni partito pensò di lucrare sulle disgrazie altrui...
Annalena Benini, Mater scholarosa: Vorrei poter dire che capisco la ribellione ai compiti a casa dei genitori francesi perché, appunto, come me lavorano, ed è difficile trovare il tempo per seguire i figli in grammatica, e non si può certo delegare a tate che parlano altre lingue, ma non si possono nemmeno fare i compiti alle nove di sera...
Galatea, La coda e il paese reale: Nell’ordine, in fila: Siciliano quarantenne con orecchino e capelli pieni di gel, che prende per il culo Bossi, ma protesta perché il padre è morto dieci anni fa poco prima di andare in pensione, e allora sua madre deve vivere con 500 euro, mentre i Tunisini qua fan la vita da signori...
Il 17 aprile 1969 venne deposto Alexander Dubcek, il presidente del Partito Comunista Cecoslovacco che aveva dato vita alla cosiddetta Primavera di Praga.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)