lunedì 16 aprile 2012

il fanta-scudetto-scuola

di lo Scorfano


Mi chiedo: ma se lo avessi fatto io, se lo avessi pensato e se lo avessi organizzato io, cosa sarebbe successo? 

Uno: Sarebbe successo che qualcuno sarebbe arrivato qui sul blog e mi avrebbe senz'altro accusato di seguire una pedagogia veterotestamentaria, basta sul concetto di punizione e di premio, ridicolmente fondata sulla competizione eccetera eccetera. Due: Sarebbe successo che non lo avrei raccontato qui, quello che stava accadendo, perché tutte le cose di cui mi avrebbe accusato quel tale passando di qui sarebbero anche state, almeno un po', vere. Tre: Sarebbe successo che non avrei comunque ottenuto nulla, perché sarei stato io, sarebbe stata «scuola», sarebbe stato il «prof di italiano» eccetera eccetera. Quattro: non so, ma qualcosa di brutto senz'altro.

E invece lo hanno fatto loro, di nascosto, ed è andato tutto bene; si sono organizzati tra loro, di nascosto, lo hanno portato avanti loro, i ragazzi di seconda liceo, di nascosto da tutti, anche da me, e ha funzionato: perché era una cosa «loro» e non era più «scuola». Molto semplice. Talmente semplice che ora vorrete sapere di cosa si tratta, immagino. Infatti ve lo dico subito: si tratta del «fantascudettoscuola», ecco.  E cioè?, mi dite voi (che è quello che ho detto anch'io pochi giorni fa, non vi meravigliate, quando me lo hanno spiegato i ragazzini di seconda).


E cioè, avete presente il fantacalcio? Ecco, spero di sì. Il fantacalcio è un gioco che si può giocare in tanti e svariati modi, ma che prevede alcune regole di base fisse ed elementari: vale a dire, che ci si faccia una squadra personale «comprando» virtualmente dei giocatori autentici, di serie A; che tali giocatori, a seconda della presunta e presumibile qualità delle loro prestazioni sul campo, abbiano un valore numerico di partenza a loro associato (Ibrahimovic 50 e Borriello 30, per esempio; e Nocerino 2, per esempio); che quando ci si fa la squadra comprando i giocatori si debba rimanere entro una somma numerica prestabilita (150, per esempio), in modo che si possa comprare qualche campione ma si debba scommettere anche su qualche possibile rivelazione (qui sta la bravura, ovviamente); che si comprino molti giocatori e che la domenica se ne possano schierare soltanto undici, scelti appositamente per quella gara, nella convinzione che avranno una resa ottima; e che si ottenga ogni domenica un punteggio a seconda della prestazione fornita (gol, assist, ammonizioni, ecc.) dai giocatori schierati. Più o meno così, insomma.

E quindi, ritornando al fantascudettoscuola, il procedimento è il medesimo: ci si deve fare una squadra che giochi bene il giorno della verifica e che raggiunga il massimo dei punti possibile (dove i punti sono proprio i voti); e la squadra deve essere fatta di alunni della classe; e ci sono ragazzi «bravi», che valgono molto, perché hanno da sempre preso bei voti; e poi ci sono quelli meno «bravi» che valgono – di partenza – molto di meno. La squadra è composta da cinque giocatori schierati per l'occasione, ma se ne possono comprare sette. Ogni verifica è una partita: a seconda dei voti ottenuti, ogni squadra sarà vincente o perdente. E ultima regola (a mio parere decisiva): ogni giocatore della classe può anche comprare se stesso...

Non l'ho inventato io, questo gioco, ma i miei alunni di seconda. E mi hanno confessato questa loro invenzione (i miei colleghi ne sono tutt'ora all'oscuro) solo perché io mi sono accorto di strani movimenti, l'altro giorno, mentre consegnavo le verifiche di geografia. E ho insistito per sapere cosa stesse accadendo e quasi li ho dovuti minacciare, fino a che hanno confessato: c'era in ballo, da un po' di tempo (circa due mesi, in tutte le materie), il fantascudettoscuola. E stava vincendo Giorgio, un po' a sorpresa. Ma Giorgio aveva fatto una mossa audace, che non tutti avevano capito: Giorgio aveva comprato se stesso (valore iniziale molto basso, media del 6 raggiunta con fatica da due anni) e aveva poi cominciato a studiare molto, per prendere voti alti nelle verifiche e fare quindi in modo che la sua squadra andasse bene nella classifica del fantascudettoscuola. E la squadra andava infatti molto bene; e lui stava quindi esultando: non per il bel voto in geografia ma per la sua classifica nel fantascudettoscuola; e gli altri stavano cominciando a pensare che ci fosse sotto qualche sporco trucchetto, e protestavano.

E allora i ragazzi di seconda (e in particolare Giacomo, che è quello che ha inventato il tutto, e che ha stabilito i punteggi iniziali di ognuno di loro, e il tetto di spesa e che gestisce il campionato ormai da settimane) mi hanno confessato che era il fantascudettoscuola, quello che li preoccupava. E che per le verifiche non c'era problema, andava tutto bene. E poi mi hanno chiesto anche un parere: se era secondo me il caso di giocare il fantascudettoscuola anche quando era previsto il tema in classe (verifica sui generis, come è noto), qualche giorno dopo. E io ho dato il mio parere, e nel frattempo mi rendevo conto che capivo finalmente la ragione per cui in quell'ultima verifica di geografia (difficile come tutte le precedenti e da me valutata come tutte le precedenti) tantissimi ragazzi erano andati molto meglio che in tutte le precedenti; ed erano fioccati gli 8 e i 9 e io mi ero commosso, perché ero riuscito, in due anni di duro lavoro, a trasmettere loro l'amore per questa bistratta disciplina, la geografia, e ora finalmente ne raccoglievo i meritati frutti...

Ed erano i frutti del fantascudettoscuola, invece.

28 commenti:

  1. Bello. Il fine giustifica i mezzi.
    (Il fine è imparare la geografia ed il mezzo il fantascudettoscuola, vero?)

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  2. Scandalo scommesse nel liceo del Prof Scorfano! A parte gli scherzi non ho capito se la campagna acquisti la si fa con soldi veri oppure no (anche nel fantacalcio) e se le vincite sono in pecunia e chi fa da banca.

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    1. (Soldi finti. Ne successe una simile l'anno scorso con soldi veri, ma non la raccontai, appunto per quello)

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  3. che meraviglia! la coordinazione e manutenzione del secreto sono impressionanti -forza alunni!!

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  4. ... che bello! Allora i nostri ragazzi non sono del tutto spacciati!

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  5. Sbaglio o non hai palesato qui il tuo parere... ;-)

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  6. Riprendendo qualche post fa: la motivazione è il vero motore.

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  7. Questa cosa, in qualche modo, è da stimare.
    Alle medie avevamo fatto una cosa del genere: eravamo divisi in due squadre che si fronteggiavano per le verifiche di Italiano, e ogni volta vinceva la squadra che aveva totalizzato più punti (molto più elementare, diciamo).
    Io ero un fiero capitano della squadra della "sinistra" (alla sinistra del professore guardando la classe).
    Poi, permettimi di dirti che recentemente ho scritto della mia malattia per il fantacalcio, dunque il tuo post non può che farmi battere il cuore.

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    1. Anche a me è capitato di vedere questa cosa delle due squadre. In quarta la fanno maschi contro femmine...

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  8. Penso che in questo modo gli alunni si siano creati una "storia" da vivere o, detto in altro modo, hanno dato una dimensione ludica alla realtà che vivono. Non credo che la competizione sia l'elemento essenziale. Probabilmente il professore (uno a caso :-) ) potrebbe inventare un gioco in cui sia necessaria la collaborazione e scommetto che funzionerebbe lo stesso. Funzionerebbe nel senso che gli studenti studierebbero di più e meglio, come fanno ora col fantacosascuola.
    ilcomizietto.pedagogo
    PS: a proposito: qualcuno è a conoscenza di una filastrocca che permetta di imparare le tabelline a memoria?

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    1. Qualcosa si trova qui:

      http://www.grammaticanto.it/canzoni_mate.htm

      Marco

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    2. Io le imparai con i 45 giri di Corrado...

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    3. @ilcomizietto
      ho sentito questa canzoncina con mio figlio per caso, ma ne trovi di analoghe per le altre tabelline
      http://www.youtube.com/watch?v=CuhBpHhsAYo


      Evviva lo spirito sportivo!
      Mi piace l'idea di fare squadra.

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    4. Quella della mia maestra: 1x1 uno, 1x2 due, 1x3 tre... Si arriva al dieci e poi si ricomincia col due e si prosegue fino al nove. Chi arriva alla fine, non muore.

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    5. Grazie mille per i suggerimenti... sono commosso.
      ilcomizietto

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  9. Già fatto. Lo facevamo anche noi al liceo... ;-)
    Comunque grandi!

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  10. In palio al vincitore del toto-scudetto-scuola è stato posto un premio? Oppure solo l'onore del vincitore?

    Marco

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  11. Nella nostra scuola nessuno avrebbe mai fatto a gara per chi prendeva voti più alti, semmai il contrario.

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  12. Mi confermi una vaga intuizione. Senza scuola, avremmo una popolazione più istruita.

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  13. Ah, intravedo possibilità di integrazioni al mio magro stipendio...a quanto lo metto un otto? Un quattro "contro" mirato a spezzare le gambe sicuramente deve essere pagato profumatamente...

    In ogni caso, almeno così i voti servono a qualcosa!

    Uqbal

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  14. sono sinceramente sbalordita.
    non so se in positivo (tutto ciò che serve a farli studiare fa brodo) o in negativo (poi dicono che dobbiamo lavorare sulla motivazione...)

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  15. Anch'io sono in dubbio tra l'esultare e il deprimermi... comunque geniali. Ma la cosa che ha funzionato è che l'hanno inventato loro; se l'avessi proposto io, da prof, come un gioco, una sfida, sarebbe stato solo l'ennesimo compito. Comunque fa ben sperare almeno nella fantasia di chi se l'è inventato!

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  16. Giacomo genio assoluto. La propongo anche io. Subito.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)