Laflauta, Non fatemi gli auguri: Non fatemi gli auguri. Non regalatemi mimose. Non invitatemi a spogliarelli. Non chiedetemi di uscire nella bolgia delle reunion fra donne, nelle quali comportarsi da invasate o peggio, ritrovarsi a mangiare una pizza, festeggiare, festeggiare che cosa mi è ignoto, e alla fine annoiarsi, e parlare (ovviamente) di uomini.
ilNichilista, Twitter, il nuovo iPad e la distopia: C’è qualcosa di profondamente distopico nel flusso incessante di tweet che ha accompagnato la presentazione del nuovo iPad. Quelle parole tutte uguali, ridondanti. Le stesse specifiche ripetute ancora e ancora.
Michela Murgia, Riprenditi tre parole: È a forza di chiamarlo “festa della donna” che si è cominciato a credere che nel nascere femmine ci fosse motivo di brindisi, finendo per dimenticare che se quella giornata esiste è casomai per la ragione opposta: ricordare a tutti che per molte donne essere donna ancora oggi significa tutto tranne che una festa.
Paolo Maria Giacomini, Su Twitter Tried&Tested: Quando stai scrivendo un messaggio su Twitter c'è un contatore che ti dice quanti caratteri ti restano prima della fine. E un po' di ansia te la mette. Diciamocelo. Su Twitter quando hai terminato di scrivere un messaggio il punto alla fine non ci sta mai dentro. È regola che succeda. Ed anche sfiga.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)