Piste, Elsa Fornero quando era brava: Tanti anni fa Elsa Fornero non pensava a tagliarci pensioni e diritti, si limitava a studiare. Con ottimi risultati a giudicare da questo articolo del giugno 1965, comparso nella cronaca torinese del quotidiano La Stampa, che costituisce di fatto il suo debutto sui media.
Demata, Pagherete caro, pagherete tutto: Ma, d’altra parte, se “per salvare l’Italia” ci tocca d subire un “iniquo governo Monti”, come meravigliarsi se ritornerà il giorno dei giovani allo sbaraglio, dei falsi profeti e dei cattivi maestri in sella e del sangue per le strade?
Piovono rane, L'erba cattiva e la memoria fragile: L’aspetto più incredibile, del decreto Licenzia Italia (scusate, ma ora per par condicio con gli altri va chiamato così) è che c’è veramente gente convinta che migliorerà le condizioni di quelli che oggi non sono garantiti.
Anskijeghino, Mortuario: Sì, ho capito: che peccato, che dispiacere, eccetera eccetera. Però poi uno si ricorda di quando il sommo poeta e sceneggiatore diceva che Sakharov, alla fine, era un gran noioso e che Stalin, in fondo, aveva difeso la spiritualità russa...
E io che mi pensavo, Unesco Unesco amore mio: Stamattina avevo in mente di scrivere una poesia, poi c’era il signor Potts che m’ha detto che oggi l’Unesco celebra la Giornata Mondiale della Poesia...
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)