Cronache dalla libreria, Contapassi: Vado a trovare un'amica che lavora in un negozio (non è una libreria), in un centro commerciale. Mi avvicino alla porta e lei spalanca gli occhi e comincia a sbracciarsi: “Non entrare!” Urla. Io rimango impietrito, mi guardo intorno, penso che forse hanno messo delle mine anti uomo e rimango immobile.
Che cosa ci faccio io qui, Ippocrate senza medicine:
Che la Grecia torni alla dracma o no, che il default sia dichiarato o
meno, sembra ormai più una questione di forma che di sostanza: nel
settore sanitario la Grecia è già in bancarotta, visto che lo stato non
riesce più a pagare le medicine e nessuno è più disposto a far credito a
ospedali pubblici e in generale al servizio sanitario nazionale.
Leonardo, Dal curag' a'g vol, l'è tot lè: chiunque vi dica che c'è un altro grosso terremoto in arrivo - e so che ce ne sono, so che la voce gira - vi sta mentendo. Nel migliore dei casi è un mitomane, nel peggiore un infame, uno sciacallo: e così dovete trattarlo. Non vi chiedo di prenderlo a ceffoni, anche se li meriterebbe, ma ridetegli in faccia
Alcuni aneddoti dal mio futuro, Stupefatti: I drogati, con l’accento sulla a, sono stati autentici protagonisti della nostra generazione. Il termine, che poi è stato sostituito da un più politicamente corretto tossicodipendenti tanto che poi ci si aspettava un decisivo “diversamente lucidi”, ricorreva in tutte le raccomandazioni dei nostri genitori. Fa’ attenzione ai drogati. Non andare lì, c’è pieno di drogati.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)