del Disagiato

Faccio una brevissima premessa: senza i libri si può vivere. Senza i libri molto probabilmente si può non solo vivere ma anche vivere bene, benissimo. Ho amici e conoscenti che non leggono e che sono ricchi, sani e, a me sembra, felici. Li vedo ridere e sorridere. L’apparenza inganna, direte voi. Può darsi. Magari queste persone che non leggono sono dentro, nell'anima, infelici. A me, se posso essere sincero, non sembrano così infelici. I non lettori stanno a galla come sto a galla io, che di libri ne leggo abbastanza per essere definito un buon lettore o, come si suol dire, un lettore forte. Se invece di libri ne avete bisogno per essere uomini equilibrati, allora avete più possibilità per possedere e acquistare libri. Il nostro mondo, oggi, grazie alla tecnologia, ci offre quelle che noi molte volte, non a torto, chiamiamo “comodità”. Comodamente da casa, e in pochissime mosse, possiamo comprare libri elettronici che costano assai meno dei libri di carta. Una volta, da me, in libreria, entravano clienti che oggi hanno deciso di passare dalla parte della comodità. Questi clienti a volte mi salutano in gelateria o al supermercato e poi, senza che abbia chiesto nulla, mi dicono: “Eh, da quando ho l’ebook non ci siamo più visti”. “Già”, sussurro io, sorridendo. Allora, con il gelato in mano o in coda davanti alla cassa, mi chiedo: perché un essere umano, oggi, 2013, dovrebbe uscire di casa per raggiungere una libreria?
C’è anche un altro modo altrettanto comodo per leggere, e cioè ordinare libri cartacei da casa, tramite Amazon, ad esempio, o Ibs o altri siti più o meno specializzati. Anche qui, come per i libri elettronici, bastano poche mosse per avere un libro, o più libri, in mano. C’è solo da aspettare qualche ora o qualche giorno e poi ci si può sedere in poltrona, accavallare le gambe, prendere il volume che sta sul tavolino davanti a noi e, finalmente, tuffarsi nella lettura. In libreria, tanto tempo fa, come è accaduto con gli ebook, entravano clienti che oggi hanno scelto di comprare i libri in rete, per mezzo di una semplicissima connessione internet. Li incontro in farmacia o ai giardinetti pubblici, mi salutano con una mano e mi dicono: “È da tanto che non ci vediamo”. “Vero”, rispondo lapidario, sorridendo. Perché mai un essere umano per leggere un libro dovrebbe togliersi le ciabatte, mettersi le scarpe, salire in macchina, macinare chilometri, parcheggiare e fare della strada a piedi per raggiungere una libreria? Ci sono modi molto più comodi e veloci per far parte di quella minoranza (quella che legge) che sta tra le cifre e i grafici delle statistiche di fine anno.