giovedì 21 giugno 2012

il segnapagine del 21.VI.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Dotcoma, "Coi soldi dei privati": Lo si sente dire sempre più spesso: questa o quella importantissima, fondamentale opera pubblica, che sia una linea di metropolitana, un pezzo di autostrada o Expo 2015 poco importa, verrà realizzata “con il contributo dei privati”. E tu pensi: però, pensa che gentili, sti privati. Pensi anche, magari: ah, va beh, che cazzo me ne frega, se poi non serve a nulla ci smenano i privati. 
Malafemmena, Il treno dei desideri, nei miei pensieri all’incontrario va: Per migliorare il servizio pendolare servono soldi. I soldi non ci sono, il servizio non migliorerà. Anzi, peggiorerà. Mettetevela via. Compratevi un’auto, andate a vivere vicino all’ufficio.
[falsoidillio], L'inchiostro di Madame Bovary: Con i romanzi i letterati si trovarono di colpo in mano un’arma di ineguagliabile potenza. Il suo detonatore era nuovo: imitare attraverso un registro serio – o con derivazioni di quel registro come ad esempio l’ironia tragica – la vita, le azioni, i pensieri, i sentimenti, l’ambiente, la famiglia, la società, persino i vestiti degli “individui reali e qualunque” che noi lettori siamo, usando i più vari procedimenti tecnici e narrativi ritenuti utili allo scopo.
Wittgenstein, La fine del garantismo del Pdl: Il garantismo del PdL non è mai esistito, è da sempre stato un buon principio adottato per meschine e ipocrite ragioni, ovvero proteggere dai magistrati Berlusconi e altri accusati di quel partito e di quello che lo precedette.
Emanuele Zinato, Alessandro Baricco e lo Zeitgeist: Una vignetta del grande Altan (ecco un vero “divulgatore”!) riassume e svuota esemplarmente la pochezza di questo assioma baricchiano: “E’ venuta l’ora di rivalutare la merda!” – dice un personaggio ‘rampante’ – “E quando mai è stata svalutata?”  risponde Cipputi.

7 commenti:

  1. Professore, lasciaci anche una parola tua. Ne sento la mancanza. E mi farebbe sentire più sensate anche le corse a scuola di settimana scorsa...

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  2. Professore, ci lasci una dichiarazione sugli esami in corso, anche non professionale, anche banale, furviva, due parole...

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  3. Monica, Ste
    Mi dispiace, davvero, ma non ho mica niente da dire in questi giorni... ;)

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    1. Spero che tu abbia ancora la voglia di dirci qualcosa, tra qualche giorno.

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    2. Lo spero anch'io, naturalmente :)

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)