lunedì 6 giugno 2011

il segnapagine del 6.VI.2011

dello Scorfano e del Disagiato

De Biase, Referendum: l'ingiustizia del quorum: Di fatto, chi va a votare dichiara di andare a votare sì. Chi non va a votare è sostanzialmente identificabile come contrario al quesito referendario. In questo modo, il voto si vede: è palese. E il segreto del voto è abrogato.
Hotel Messico, Gentile Sig. Ratzinger: Convivo con una donna da tre anni e aspettiamo un figlio. Io non lo so cosa sia precisamente una famiglia cristiana, l’ho chiesto anche alla mia convivente, nemmeno lei lo sa e lei sa sempre tutto.
Un tal Lucas, Un frammento di umanità: La rete è una palestra dove si entra in punta di piedi e così ci rimani sennò diventi subito uno stronzo che vuole salire sul trespolo dell'arbitro per urlare il suo credo, la sua verità, nient'altro che la sua verità. Invece essere in rete è un esercizio di autocorrezione.
Plus1gmtAutogatto, storia a lieto fine di un felino abbandonato: Mi chino, ma appena quello mi vede, è minuscolo, avrà a malapena un mese, con un balzo salza dentro un anfratto dell’auto (non chiedetemi quale, la mia conoscenza dei motori è meno che inqualificabile).
Diritto di cronaca, Il referendum dei pasticci: Un pasticcio così non si vedeva da un po'.  Solo in Italia si poteva creare una situazione così equivoca in nome della libertà di scelta e in queste ore i comitati di italiani all’estero sono sul piede di guerra mentre si scopre che anche i cooperanti all’estero e gli studenti dell’Erasmus non potranno votare a meno di rientrare in patria.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)