giovedì 2 giugno 2011

il segnapagine del 2.VI. 2011

dello Scorfano e del Disagiato


Massimo Gramellini, I mercenari dell'anima: Pietà, chiede Signori, l’ex bomber dal cognome ingannevole, riciclatosi secondo i giudici in scommettitore di partite truccate. Ma non può esserci pietà per chi insozza i sogni.
Nonunacosaseria, Lo statuto del PdL:  Il giorno in cui lui l'attuale leader per acclamazione si ritirerà a vita privata cosa succederà? Penso che o il PdL avrà per quella data cambiato lo statuto o rischierà una guerra interna che, al confronto, le beghe piddine tra D’Alema e Veltroni saranno corrispondenza d’amorosi sensi.
Sull'argine, Non voglio comperare né essere comperatoIl senso di potere, le macchine le ville al mare la rappresentanza gli sponsor, come se davvero fosse solo questo che vale. Però ogni tanto mi viene da chiedermi chi tra noi due è lo sciocco, chi è che ha fatto male i conti, chi ha torto e chi ha ragione.
La giraffa sul monte, La festa della Repubblica è....: Sentirsi rappresentati da un signore alto, magro, un po’ invecchiato con l’accento napoletano e accettare che quel signore parli anche a nome mio.
il Manifesto, La svolta referendaria: Sappiamo che la contrapposizione fra pubblico e privato, declinata nella (falsa) alternativa secca a somma zero fra Stato e mercato (più stato=meno mercato; più mercato=meno stato) stritola i beni comuni come una tenaglia, perché stato e mercato, lungi dall'essere antitetici, sono il prodotto storico della stessa logica individualistica, gerarchica e competitiva.

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