martedì 1 novembre 2011

il segnapagine dell'1.XI.2011

dello Scorfano e del Disagiato


Neuromancer, La Psicologia dell'Orrore: Halloween sembra aver superato per importanza profana la festa cristiana dei morti... L’aspetto che più incuriosisce è la commistione di paura raccapricciante e l’attrazione per i film e le storie dell’orrore popolati da fantasmi, zombie, streghe, vampiri che vogliono acchiappare, mordere, mangiare.
Freddy Nietzsche, Una parola divertente che non dirò mai più: Ieri ho scoperto una cosa che non sapevo. Cioè qualcuno mi aveva accennato. Anzi no, meglio: qualcuno mi aveva detto che c’era la via, c’era via Amba Aradam da qualche parte. Poi ieri ho scoperto, su segnalazione di un’amica, che non è solo un posto ma un fatto storico.
Le memorie di un libraio, Gli sconti non sono tutto. Servono i buoni librai: Il mestiere del libraio è vendere. L'orizzonte del libraio è la vendita, non la lettura. Che poi certi clienti vogliano sentirsi parte di un cenacolo di eletti e per questo vogliano un libraio alla loro altezza, questo è un altro discorso.
Johnny Palomba, 101 idee per l'Italia: 1 - E' tutto un magna magna,  è ora di dire basta. 2 - Ritiro della patente per chi guida male. Soprattutto i vecchi. 3 - Più deodorante nella vita delle persone. 4 - Abolizione delle macchinine 50 cc. 5 - Divieto di indossare le Hogan, scarpe brutte.

3 commenti:

  1. Circa il post di "Le memorie di un libraio" avrei da sottolienare che le librerie, oggi, stanno in piedi grazie ai libri di merda.

    RispondiElimina
  2. levatemi anche l'immagine pura, il tempo sospeso e un po' incantato che passo nelle librerie a sfogliare e immaginare e allora ditelo.
    tendo ad intristirmi. sulla figura del libraio-venditore poi, chevelodicoaffà.

    RispondiElimina
  3. Non so, a me semplicemnete dispiace che dentro il verbo vendere non si metta nulla di buono. Mi ci sto abituando, comunque, e pian piano accetterò l'idea che sono un semplice venditore, uno che porge libri e basta, e pian piano, ne sono sicuro, passerà anche la voglia di scrivere quello che mi accade in libreria.

    RispondiElimina

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)