domenica 6 novembre 2011

al telefono

di lo Scorfano

Al telefono, più o meno un mese fa, chiedo a un mio amico come va la sua piccola attività commerciale (non so nemmeno se si dica così), quella che lui ha aperto con un suo amico da un paio di anni. Lui esita. Mi dice: «Insomma...». Mi dice «Mah...».
 
Poi decide che è inutile nascondersi e mi dice: «Guarda, pensavo meglio. Pensavo sarebbe stato più facile». Poi aggiunge: «In realtà riusciamo appena a recuperare le spese. Lavoriamo 16 ore al giorno per 6 giorni alla settimana, tutti e due, non pensiamo ad altro, e ci prendiamo (a parte il vitto e l'alloggio) giusto 50 euro alla settimana a testa, per andare a bere qualcosa la sera in cui siamo liberi. Ma non basta. E non so se potrà mai bastare. La gente non esce più, la gente non ha voglia né soldi». E poi conclude: «In realtà, a dirtela tutta, il sabato e la domenica va pure bene: abbiamo gente, praticamente sempre, se tu venissi penseresti che siamo lanciati verso la gloria e la ricchezza... Però durante la settimana, guarda, ci sono giorni in cui rimaniamo io e lui, ci guardiamo in faccia fino alle undici e poi spegniamo le luci e avremmo solo voglia di piangere. Perché non è venuto nessuno». E poi la conversazione va avanti su altri più piacevoli temi, per fortuna.

Ma già lo avete capito, immagino: il mio amico ha un ristorante, uno di quelli «sempre pieni». E queste cose me le ha dette al telefono perché, nonostante da lui si mangi benissimo (ve lo assicuro), io non vado a cena nel suo ristorante da più di tre mesi. Perché, anche se lui mi fa lo sconto, è un po' caro, in questo momento, per me e la mia ragazza.

17 commenti:

  1. io ho una cara amica che è nella stessa identica situazione. Anzi, forse un po' peggio perché lei sta cercando di vendere la licenza visto che non ci sta più dentro. Ha smesso di aprire a pranzo, così al mattino fa un lavoro, il pomeriggio un altro ancora e la sera al ristorante...

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  2. Io mi auguro che i miei amici non siano anche loro costretti a dare così. Ma non me ne stupirei...

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  3. Ecco. Ho avuto per quasi tre anni un bar gelateria artigianale, facevo i gelati ed erano buoni, lo dicevano tutti. Ma non si può, non si può starci dentro: 16 ore e non avere i soldi per le sigarette. E dover inventarsi un altro lavoro al mattino, come dice giaime... E quindi basta, chiuso quest'estate. Anche se tutti mi dicono "che peccato, c'erano i libri, si stava così bene, ci manca!". Non si può, davvero. Ora si fa altro, e meglio così. :)

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  4. anche se probabilmente già vista...
    http://www.corriere.it/foto_del_giorno/giannelli/11_novembre_06/giannelli_f97f982c-084f-11e1-8af3-7422a022c6dd.shtml

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  5. Mi piace quello che hai scritto. Rende bene la situazione attuale, soprattutto per la mancanza di aspettative positive per il futuro. Non sento più dire "è un brutto momento, aspettiamo che passi"

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  6. mio marito poco fa era su feisbuk e mi ha riportato i commenti riguardo l'ultima uscita del cavaliere (quello dei miei stivali):
    - i ristoranti sono pieni? sì, quelli della caritas
    - il problema è che al ristorante dobbiamo pagare, oltre al nostro conto, anche quello dei cialtroni che ci governano

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  7. @purtroppo
    L'unica cosa che si riesce a dire è "Speriamo che non peggiori". Ma peggiorerà.

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  8. mi verrebbe da dire: potrebbe esser peggio, potrebbe piovere. io sto calatafando l'arca.

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  9. Forse davvero come per il tuo amico ristoratore i ristoranti sono frequentati soltanto durante i fine settimana.

    Forse il primo ministro italiano si riferiva ad uno di questi fine settimana soltanto.

    Seh.

    Quanta amarezza rimane in bocca.

    Marco

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  10. l'altro giorno parlavo con un signore,ha un locale,prima erano in otto a servire a tavola,adesso sta cercando di vendere la licenza....settimana scorsa ero in danimarca da mia figlia:giorno lavorativo normale,nei negozi si fa la coda alla cassa,come se fosse vigilia di Natale!!!!svegliamoci e cacciamo via questa casta infame

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  11. mia sorella ha preso, con 2 amici, una piccola trattoria, ieri sera (sabato) ha offerto una cena a me e alla mia famiglia... giusto per far vedere che dentro c'era qualcuno. In tutta la sera è entrata una sola coppia.
    sempre pieno... ma di debiti.

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  12. Tutte testimonianze convergenti, insomma. E' che B. conosce solo il 10% degli italiani che non hanno problemi e, al ristorante, ci vanno davvero. Il che è una forma di miopia ben peggiore che il dire una semplice minchiata.

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  13. ...però in questo posticino si mangia davvero bene!

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  14. Il kebabbaro pakistano della via mi ha detto che dall'anno scorso il giro d'affari sì è ridotto.
    Non so di quanto, ma ha lasciato a casa uno dei due aiutanti.
    Brutto segno, veramente.

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. ... da qualche anno noi si mangia la pizza d'asporto tutti in compagnia a casa. Prossimo passo: farsi le pizze da soli. Tra 15 gg abbiamo un matrimonio e quei 300 euro di regalo, mi pesano assai.
    Ritorno tra la platea

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  17. Grazie anche per queste ultime testimonianze. Insomma, non c'è molto da riempire aerei, mi pare.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)