Insomma, mi sembrava giusto, allora, non essere né filoamericano (che schifo il capitalismo e il consumismo e la globalizzazione) né comunista (non ricordo perché non volessi essere comunista, lo giuro) e quindi a me e agli altri due che mi accompagnavano per il corridoio della scuola piacevano le facce di questi leader dei paesi non allineati, che non volevano stare né di qua né di là. Ci sembrava, appunto, una buona alternativa. E Gheddafi stava su quella pagina che raccontava di paesi non allineati, della rivoluzione libica appoggiata dai nasseriani, dell'importante presa di posizione nei confronti dell’America, della Francia e della Russia. Un paragrafo, in basso a destra, era dedicato a Tito (ricordo la faccia di Tito, pure quella in bianco e nero, sbiadita e sgranata), uno dei fondatori del “Movimento dei paesi non allineati” e ricordo che sulla pagina erano state messe cifre e parole pesanti, che poi erano i numeri dei morti e la quantità dei danni.
Con Gheddafi, invece, gli autori del testo non erano andati pesanti. Dicevano che aveva preso delle decisioni importanti e indiscutibili, che aveva stravolto l'economia della nazione e che il suo partito era il partito che voleva governare il suo paese e il panarabismo. Ricordo quella parola: panarabismo. Adesso vorrei andare su wikipedia per togliere un po’ di polvere e capire che razza di parola è questa. Ma non lo faccio. Voglio continuare seguendo il fallace filo della memoria, come stessi fischiando un motivetto stupido e ascoltato male.
Insomma, Gheddafi era questa cosa: un'alternativa, un eroe, un personaggio non allineato. Era una faccia su un libro di storia che si stava decomponendo a forza di entrare e uscire dal Libraccio. Perché quel testo, poi, l’ho rivenduto al Libraccio così come l’ho comprato. Rivenduto per comprarmi, se ricordo bene l’anno e le coincidenze, un disco usato dei Joy Division, che adesso sta su una mensola rivestita di polvere non tanto distante da me. Gheddafi era, quindi, una presa di posizione, un modo di stare al mondo. C’era l’America, c’era la Russia e poi c’era il Terzo Mondo. Questo lo studiai quando quella Russia non c’era più, ovviamente. E Berlusconi era già al governo o comunque nei paraggi.
Ecco, volevo solo ricordare quel testo di storia e quella pagina che parlava non di dittatura ma di Terzo Mondo, di Movimento dei paesi non allineati. Che erano tanti, tantissimi. E c’è chi ce l’ha fatta e c’è chi è finito sul fondo del mare della storia. Ieri Gheddafi è stato ucciso, ammazzato, giustiziato o quello che pare a voi. I libri di scuola dovranno aggiornarsi, cambiare parole, punteggiature e sfumature. Perché la storia, come la memoria, è fallace, cambia squadra facilmente. Sapete una cosa? In realtà poco prima stavo scrivendo Terza via, invece che Terzo Mondo. Per fortuna che ho controllato e che mi sono accorto dell’errore. Sai che figuaraccia, altrimenti.
Ecco, volevo solo ricordare quel testo di storia e quella pagina che parlava non di dittatura ma di Terzo Mondo, di Movimento dei paesi non allineati. Che erano tanti, tantissimi. E c’è chi ce l’ha fatta e c’è chi è finito sul fondo del mare della storia. Ieri Gheddafi è stato ucciso, ammazzato, giustiziato o quello che pare a voi. I libri di scuola dovranno aggiornarsi, cambiare parole, punteggiature e sfumature. Perché la storia, come la memoria, è fallace, cambia squadra facilmente. Sapete una cosa? In realtà poco prima stavo scrivendo Terza via, invece che Terzo Mondo. Per fortuna che ho controllato e che mi sono accorto dell’errore. Sai che figuaraccia, altrimenti.
Gheddafi era un grande statista, altro che dittatore, vai in Libia a chiedere cosa ne pensano.
RispondiEliminaSolo che ormai non erà più di nessuna utilità per l'Occidente e quindi l'hanno eliminato, come hanno sempre fatto con tutti gli altri.
permesso..
RispondiEliminaleggere i libri di storia di altre epoche è sempre estremamente illuminante. Vi si trovano apologie della plastica, previsioni non avverate e soprattutto si percepisce il fatto che la storia la scrivano i vincitori.
Tempo fa mi decisi a leggere un libro che avevo trovato in qualche soffitta, non ricordo dove: copertina rigida, rilegatura anni '30 e pagine profumate di carbonio.
Titolo: STORIA DELL'UMANITA' di H.Van Loon.
Mi ha aiutato a capire che la divulgazione passa dai libri e lascia tracce interessanti per i cercatori della verità.
Da allora ho iniziato a leggere le notizie di oggi come se venissi dal futuro, e la cosa si è fatta vieppiu' interessante.
Gheddafi si è fatto il giro del mondo recentemente, accolto con tutti gli onori ovunque andasse. Evidentemente non ha fatto i giusti complimenti ai suoi ospiti...
Sì, il più pulito ha la rogna, come sempre. Io lo ricordo in tanti modi, ma anche così, con una frase della figlia di quello che un giorno, con una telefonata, gli salvò la pelle, una frase direi profetica (1 febbraio 2011): "Mi sembra di poter dire che le critiche al governo di Tripoli non sembrano scalfire il forte rapporto che esiste tra Gheddafi e il suo popolo".
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