martedì 10 gennaio 2012

provvisoria pace

di lo Scorfano

Ci sono, poi, pomeriggi che improvvisamente riconciliano. Con il mondo, credo, o forse semplicemente con la propria fragile esistenza. Così mi è accaduto ieri, con i colori del «mio» lago. Fragili, i colori, come l'esistenza. E poi bellissimi, tutto qui.


12 commenti:

  1. Il tuo lago è un po' anche il mio. In 15 minuti ci arrivo. Ed hai ragione: i colori sono bellissimi a volte, sia in inverno che in estate.

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  2. Però, se devo dire, in inverno un po' di più...

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  3. Ma qual è il tuo lago, tra quelli della provincia di Brescia? E' quello d'Iseo? T'ho pensato mentre salivo a Montecampione per la prima settimana bianca della mia vita...e la vista del lago dal rifugio di Monte Cimosco la notte era semplicemente splendida.

    Peccato solo che la luna fosse quasi piena, altrimenti il cielo stellato sopra di noi sarebbe stato perfetto (e avrei chiesto di spegnere le luci per meglio guardarlo).

    Uqbal

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  4. Il tuo lago è anche il "mio" da 17 anni e quante volte mi ha addolcito la lontananza dai miei posti,da alcune persone...quante volte i colori di cui parli mi hanno coccolato con uno scorcio improvviso e inaspettato. Ora gli voglio proprio bene e lo apprezzo forse di più rispetto a chi su queste sponde ci è nato e non pensa che non è scontato...

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  5. Allora è più "tuo" che "mio". Perché "mio" è solo da 9 anni.

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  6. Ma è splendido! A me è stata sufficiente la foto per riconciliarmi col mondo intero dopo una pessima giornata… Che meraviglia! Grazie mille.

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  7. eh, però: è la famosa vista dalla finestra di casa scorfano?

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  8. Non so quanto sia famosa (o perché) ma sì, è lei.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. "famosa" perchè ne avevi già parlato: http://sempreunpoadisagio.blogspot.com/2011/05/metafisica-del-mio-terrazzo.html

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)