lunedì 7 febbraio 2011

il segnapagine del 7.II.2011

I Paralipomeni di Vagamente, La rivoluzione c’avrà le unghie sporche di terra: «Volevo fare l’impiegato, io. Alzarmi, fare la colazione al bar, sedermi al caldo di un ufficio e girare dei fogli, scrivere delle cose, leggerne delle altre. Porco giuda come sarebbe bello. Tutte le mattine così. Che poi no, mica tutte le mattine. Solo cinque. Dal lunedì al venerdì».
Squonk, Di sinistra, della sinistra: «Pare che un giorno Tony Damascelli, parlando di Giorgio Gaber, disse una cosa tipo “E’ un uomo di sinistra. Non della sinistra”».
Dis.amb.iguando, Lo spettacolo di Libertà e Giustizia: «Al Palasharp, sabato, c’erano 10.000 borghesi ben vestiti, molti intellettuali con due o tre giornali sotto il braccio, molti vip della Milano bene e facce da salotto: un’élite, insomma».
Malafemmena, Da grande: «Da bambina, quando mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?” rispondevo sempre “la regina”. Mi sembrava una professione onesta, un lavoro nobile, per il quale ero naturalmente portata».
Non leggerlo, Le dieci cose che non potranno fare…: «I due facinorosi fermati dinnanzi la villa del Premier e che verranno processati per direttissima non potranno (e meno male) ...»
In coma è meglio, Pregi e difetti di uomini e donne: «Spesso si sente dire che tutti i più grandi geni dell’umanità sono uomini: filosofi, scrittori, pittori, eccetera. … È strano che nessuno faccia mai notare che anche i più grandi pezzi di merda dell’umanità sono uomini».
Freddy Nietzsche, Te la faccio vedere io la democrazia: «L’espressione “condanna esemplare” non è propria dei paesi democratici e dei principi fondamentali di qualunque nazione seria».

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)