venerdì 4 febbraio 2011

il segnapagine del 4.II.2011

Layos, Giusto per non perdere il bandolo: «Diamo carta bianca e tappeti rossi ai corifei berlusconiani sulle loro istanze di questi giorni: è possibile che Berlusconi non abbia fatto sesso con nessuna delle ragazze, è possibile che desse loro del denaro perchè è generoso ed è perfino possibile che il tribunale competente per giudicare se i suoi sono reati e se sono punibili sia quello dei ministri. Ok?»
Nicola Rossi, Il fallimento di una generazione: «I giovani di oggi non sono i primi e non saranno gli ultimi. E la strada che hanno davanti è la stessa dei tanti che hanno in passato affrontato simili difficoltà e hanno saputo risalire la china: rimboccarsi le maniche, studiare e lavorare di più e meglio per riconquistare i perduti livelli di benessere».
Chamberlain, Vent’anni: «quanto tempo è passato eh, umberto? quanti anni? venti? venticinque? era il millenovecentonovanta quando hai organizzato il primo raduno di pontida, per accendere gli animi della tua gente riportando in vita il giuramento della lega lombarda dei comuni contro il barbarossa».
Notiziole di .mau., La creazione della verità: «Che si può evincere? varie cose. Innanzitutto, non fidarsi mai dell'enciclopedia; è vero che una modifica del genere fatta oggi sarebbe stata immediatamente etichettata come "senza fonte" e quindi il lettore causale verrebbe avvertito, ma chissà quanti casi simili esistono ancora».
Un radiologo, Lettera dall’inverno: «Poi guardi la congiuntura economica, pensi ai tuoi figli e decidi che finchè c’è possibilità, e finchè ce la fai di fisico, è meglio mettere da parte qualcosa per i tempi cupi, come la formichina saggia».
Contaminazioni, Oddio, come mi girano: «Lavorare (inutilmente) di più e guadagnare di meno: questo ci viene chiesto. Non lavorare meglio, si badi bene, sottoponendoci nel contempo ad una efficace valutazione di merito: cosa che ci potrebbe persino stare bene, checché se ne dica».

1 commento:

  1. Piccola precisazione inutile ma piccante: il post di .mau. si direbbe, all'apparenza, un post che parla del web e dei suoi annessi. E invece è un bell'esempio di filologia.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)