martedì 19 luglio 2011

Tatuaggi

del Disagiato

Oggi pomeriggio guardavo la croce celtica tatuata sul braccio di una delle guardie del centro commerciale e mi sono chiesto perché mai nessun commesso ha protestato per quella croce. Mi sono chiesto anche perché mai nessun cliente non abbia mai pronunciato una sola parola infastidita e perché mai il direttore non abbia mai mosso un dito per far sì che quel richiamo fascista (fosse solo quello) sparisse dalla circolazione. E allora mi sono risposto che alla gente, ai commessi, ai clienti e al direttore, dei richiami al fascismo non gliene frega proprio una mazza. Forse manco li vedono.

E poi, se devo dirla tutta, io questa riflessione la faccio dopo aver letto che un tizio ha fatto notare a Michelle Hunziker che la sua guardia del corpo ha (ora si può dire aveva) sul braccio un tatuaggio di stampo neonazista. Ecco, questo per dire che anche a me non era mai passato per la mente di lamentarmi o offendermi. 

13 commenti:

  1. scusa, ma non è "ora si può dire la sua ex guardia del corpo"?

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  2. A me pare che si siano riappacificati.

    http://affaritaliani.libero.it/coffeebreak/michelle_hunziker_perdona_guardia_corpo.html

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  3. Ho letto della storia del bodyguard di Michelle Hunziker licenziato (adesso ha cancellato il tatuaggio ed è stato riassunto), e mi è sembrata una ingiustizia, con che diritto imponi che tatuaggi deve avere una persona per poter lavorare?

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  4. @Disagiato
    Io non avrei le palle di dire di far licenziare uno (seppure lo licenziano) perché fascista, anche se dal punto di vista della gestione del centro commerciale è sacrosanto che non debbano essere esposti simboli fascisti.

    Forse basterebbe chiedere che lo copra.


    @Randolph
    Po', per la Hunziker: una guardia del corpo devi averla sempre intorno, la capisco pure se non vuole una persona che ti crea 1) un'incazzatura 2) possibili contestazioni per quel che si porta sul braccio.

    uqbal

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  5. Quoto l'anonimo sul primo punto. A fermarsi a queste cose si rischia, com'era?, di puntare alla Luna senza guardare il dito.
    O qualcosa del genere.

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  6. mi chiedo cosa voglia dire per un ragazzo adesso, dichiararsi fascista..
    variabile

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. "mi chiedo cosa voglia dire per un ragazzo adesso, dichiararsi fascista.."

    Mi viene in mente "American history X"

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  9. Essere fascisti significa essere violentemente intolleranti, significa essere razzisti e significa forse altre cose che ora non mi vengono in mente.

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  10. ecco, appunto, la parola ha anche per me un'aura piuttosto indefinita sia per chi si professa appunto "fascista", sia per chi usa il termine come cartellino rosso, per squalificare intelocutori, idee avverse, atteggiamenti.


    Insomma, a parte qualche disegno e atteggiamento folk io credo che i veri fascisti siano esistiti solo nel ventennio o poco oltre.

    Le teste di cazzo, invece, le singole teste bacate mi sembra che attraversino indenni i periodi storici e se uno è testa di cazzo lo è non tanto perchè è nel cassetto con l'etichetta "fascisti" ma perchè è proprio lui una testa di cazzo.

    Mi si perdoni il turpiloquio e la masturbazione mentale.

    scusa SpeakerMuto se ignoro la citazione, ma sono profondamente ignorante in ambito cinematografico (e non solo)
    variabile

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  11. Lei è gentile anche quando dice le parolacce, quindi non si scusi.

    Per il resto, sono d'accordo con te che una facile etichettatutura alla lunga diviene furviante. Però ho da dire che fascista è anche chi si professa tale e fascista non è per forza chi aderisce a un movimento politico e sociale. Lo è chi risolve i problemi con la violenza e la ferocia. Una mia personalissima definizione, sia inteso.

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  12. Anonimo, tu ci sai fare di più con le parole. A me non venivano in mente e ho pensato a quel film, in cui vengono brevemente analizzati fascismo, razzismo, ecc.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)