del Disagiato

Insomma, Óbidos è un bel posto. Andateci, se vi capita. Nulla
di eccezionale, sia chiaro, però, ecco, un salto lo farei. Però solo se avete
tempo. Il centro storico è carino e anche le strade acciottolate e la chiesa e
il castello, però se avete progetti più sostanziosi non
fatelo, tirate dritto. Fatelo solo se avete tanto tempo da perdere, come
l’avevo io. Ero in Portogallo, avevo qualche soldo in tasca, tempo a
disposizione e allora sono andato a Óbidos. Però, ripeto, il posto non è nulla
di straordinario: ci sono case, strade labirintiche e un castello. Come in
mille altri posti. Andate nella bellissima Lisbona, andate a sud, immergete il
vostro corpo nell'oceano, fate quello che vi pare, se non avete tempo e voglia.
Vi capisco. La vita dura poco, quindi perché mai sprecare ore e giorni per cose
così? Perché mai soffermarsi sui
dettagli, su ciò che è marginale?
Sono domande che mi stavo facendo prima di arrivare
dentro il castello, in cima alla collina. Già, perché, come vi dicevo, c’è
anche il castello. E anche il castello, vi avverto, non è niente di speciale.
Non voglio fare classifiche, ma molto probabilmente il castello della mia
città, Brescia, è più bello. Molto probabilmente, sia chiaro. Però ormai avevo
preso un pullman, speso soldi e tempo e quindi perché non dare uno sguardo anche
al castello? Così sono entrato, ho toccato le pareti vecchie di secoli e poi,
con un po’ di equilibrio, ho camminato lungo le mura.
E mi sono fermato, poi. E
da lì ho visto la campagna infinita intorno a Óbidos. E da lì ho visto soprattutto
una cosa che non avevo mai visto prima: il cielo basso. Magari voi lo
conoscevate già, ma io ho scoperto il cielo basso. Lì, su quel muro, mi sembrava
di toccare il cielo, un po’ perché io ero in alto e un po’ perché era lui ad
essere basso. Secondo me era lui ad essere basso, bassissimo. Con il mio telefonino ho fatto anche
una fotografia. Che non rende, lo so. Non sono mai stato capace di fare fotografie.
E in quel momento ho pensato che Óbidos è bella non tanto
perché è bella ma perché permette di vedere ciò che è bello: la campagna
intorno, le strade in fondo, il cielo basso che sembrava di poterlo toccare con
il cuore che stava nel mio petto. E chissà quanti posti al mondo sono così e
cioè belli non perché sono belli ma perché fanno da sentiero, da scala, da cannocchiale. Se
potete, andateci a Óbidos. Sono belle le strade acciotolate, la chiesa, il
castello, i cavalli e anche, dimenticavo, i fiori colorati alle finestre delle
case bianche. Però, se volete venire solo per chiese e strade, allora andate
direttamente a Lisbona, tirate dritto. Non fermatevi. A Óbidos veniteci per
vedere soprattutto quello che non sta dentro, addosso, a Óbidos. Il cielo basso, ad esempio.
"E chissà quanti posti al mondo sono così e cioè belli non perché sono belli ma perché fanno da sentiero, da scala, da cannocchiale." Bellissima .
RispondiEliminasi dovrebbero conoscere le persone per lo stesso motivo per cui si va a Obidos...
RispondiEliminaseguo questo blog e leggo tutti i commenti, proprio per questo.
un blog non è un semplice diario, che può benissimo starsene chiuso in un cassetto, è un ambiente, come un vivaio che il blogger coltiva, o una voliera...dipende dal blogger farci volare, o piantarci con le radici a terra.
stavolta abbiamo volato, magari un po' bassi...
mi associo al bentornato generale
bello quello che dice bute
RispondiEliminae cosa per niente facile e scontata
io ci sono stata ad Obidos, in un'altra vita, e ciò che mi ricordo sono proprio solo i colori dei fiori sulle mura bianche. giovane, stordita e priva di uno sguardo che abbracciasse l'orizzonte.
RispondiEliminaho sentito la vostra mancanza, bentornati.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMolto gentile, grazie ;)
RispondiEliminaA Obidos ci sono soprattutto delle piccole botti di legno dipinte piene di crema buonissima. O mi confondo?
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