martedì 24 aprile 2012

il segnapagine del 24.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Barabba, Scene da un autotrasporto: il ponte: Lui rimane inebetito per un secondo e poi dice "Ma domani non chiudete?" e io gli rispondo di sì, domani chiudiamo, ma non facciamo il ponte. Lo sguardo si incupisce ancor di più, torna a ripetere "Sì, però domani avete chiuso..."
Alberto Cane, Buon 25 Aprile: Chi non abita a Milano quando sente nominare Piazzale Loreto corre col pensiero a quello che successe "dopo", con gli appesi a testa in giù. Vorrei ricordare invece quello che successe "prima", una decina di metri più in là.
Mafe De Baggis, La verità è che non sei bravo abbastanza: La Costituzione italiana parla di diritto al lavoro, non del diritto al lavoro dei tuoi sogni. In questi tempi duri si confonde spesso la sopravvivenza con la carriera...
Available in blue, Una città: Città liquida. Di labirinti, t'invita a perderti, a sollevare gli occhi dalle vetrine dozzinali e le orecchie dal frastuono vacanziero che conosce mille lingue. Città di calle che incontra calle che incontra il cuore, il tuo, in cui lo smarrimento non ti fa sentire abbandonato, ma coraggiosamente avido del dedalo della sua anima d'acqua. 
Ufficio reclami, Cinque minuti di Tg2: Non siamo spettatori abituali del telegiornale. Quando capita ci fermiamo sul TG di La7, ma non pi di cinque minuti. Oggi però ci siamo ritrovati, in attesa che il caffé uscisse dalla macchinetta, a cambiare canale sul TG2 delle 13.

Secondo la tradizionale leggenda, il 24 aprile 1184 a.C. i greci entrarono nella città di Troia servendosi di un finto dono a forma di cavallo di legno; secondo i più maligni, quella notte si potevano sentire i greci ridacchiare da dentro il cavallo, mentre i troiani buttavano giù le mura della città per farci passare il finto regalo lasciato loro da un vero nemico.

1 commento:

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)