La storia che leggete nel libro Alta fedeltà di Nick Hornby si svolge a Londra ma io, mentalmente, mentre leggevo, la svolgevo a Brescia. Il libro Saper perdere di David Trueba si svolge a Madrid ma io, mentre lo leggevo, chissà perché, i personaggi li facevo camminare e sperare per le strade e le case di Siviglia. Uomini e topi di John Steinbeck è ambientato in California ma io, invece, l’ho ambientato in una fattoria della campagna bresciana. Il bellissimo romanzo Le rondini di Kabul di Yasmina Khadra ("Le terre afghane sono solo campi di battaglia, deserti di sabbia e cimitero. Le preghiere si infrangono nella furia dei mitra, ogni sera i lupi ululano alla morte e il vento, quando si alza, affida il lamento dei mendicanti al gracchiare dei corvi"... mi vengono ancora gli occhi umidi), l’ho fatto partire e terminare, nella mia silenziosa lettura, in un posto qualsiasi dei Balcani. Sulla strada di Kerouac scorre lungo una lunghissima strada del Portogallo; Piattaforma di Michel Houellebecq non passa, per me, da Parigi alle spiagge di Pattaya, ma da Milano alle spiagge andaluse. Gli amori e le vite nei racconti di Carver si logorano negli Stati Uniti ma con il fiato trattenuto io me le immaginavo tutte quante nelle cucine e nei salotti di casa mia, di tutte le case che ho abitato per pochi o tanti anni. Se questo è un uomo è ambientato all’interno di un campo di concentramento ma io l’ho ambientato fuori da un campo di concentramento. Delitto e castigo si svolge a Cellatica, che è un piccolo paese di Brescia e Il nuovo testamento l'ho messo nell'America del sud. Potrei andare avanti a raccontavi le mancate coincidenze geografiche tra me e le storie che stanno nei libri, ma mi fermo qua. Volevo solo dirvi che la letteratura, per me, è una cosa davvero strana.