tag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post916514507011374227..comments2024-03-19T15:30:03.743+01:00Comments on Sempre un po' a disagio: apriti, estero!Il Disagiatohttp://www.blogger.com/profile/07639083108324758419noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-37297479859347160102011-02-04T13:54:08.949+01:002011-02-04T13:54:08.949+01:00@Tommy
Altro che scocciare.
La tua disamina è punt...@Tommy<br />Altro che scocciare.<br />La tua disamina è puntuale ed efficace. Sono esattamente le risposte che cercavo, in realtà. Insomma, "andare all'estero" non è una formaula magica, appunto. E' una scelta con delle conseguenza e non senza problemi: alcuni dei problemi li hai raccontati bene tu e li terrò a mente, per la prossima volta.<br />(Anche il pezzo sull'Economist mi ha aiutato.)lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-38341997040150008332011-02-04T08:44:14.237+01:002011-02-04T08:44:14.237+01:00The Economist has a pretty damning look at the glo...The Economist has a pretty damning look at the global state of academia, particularly as it pertains to the enormous numbers of PhDs being churned out, the cheap labor they represent, and the comparatively few full professorship gigs available to them.<br /><br />http://www.economist.com/node/17723223?story_id=17723223Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02207772311380259816noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-27032157086087817692011-02-04T07:15:31.050+01:002011-02-04T07:15:31.050+01:00@Tommy Angelo
Io ho una mezza esperienza di PhD i...@Tommy Angelo<br /><br />Io ho una mezza esperienza di PhD in Scozia (che poi ho convertito in Master per ragioni mie, non ultima il fatto che la ricerca accademica sa essere noiosissima ed autoreferenziale). La' il PhD non e' un sistema ufficioso di collegamente perche' se non hai una borsa, paghi rette universitarie non indifferenti (in era pre-Cameron 3300 sterline all'anno). E' il primo passo verso la carriera accademica, per cui, se fai quello, sei abbastanza "istradato" in una direzione precisa (questo si').<br /><br />Po': questo aspirante fisico e' curioso ma abbastanza realista, il che non e' male. Uscire dall'Italia ormai non dovrebbe essere piu' visto come una scelta irrevocabile. Tra i giovani universitari stranieri che conosco quelli che sono andati fuori per un periodo, a vario titolo, sono la maggioranza. <br /><br />E' il nostro sistema che rende difficile il ritorno, ma non e' un destino. Se riusciamo a cambiarlo un po' 'sto benedetto paese, avremo reso un servizio a noi e a loro e potremo evitare (cosa che potremmo fare gia' adesso) di vedere nell'andare all'estero una specie di esilio. Perche' non e' cosi'.Francesco Rocchihttp://www.francescorocchi.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-37153830358925566302011-02-03T20:55:38.541+01:002011-02-03T20:55:38.541+01:00Ecco, Professo'.
Il fatto è che l'estero p...Ecco, Professo'.<br />Il fatto è che l'estero può (e non "deve") essere un mezzo, prima che una meta.<br />Questo è il nocciolo della questione, secondo me.<br /><br />E se si hanno idee troppo vaghe (per un motivo o per l'altro) è chiaro che nascano risposte così, un po' come quelle di Emiliano; è ed altrettanto chiaro che nascano reazioni come le tue. Ma tu hai forse l'esperienza necessaria per poter, quantomeno, fermarti un secondo in più per riflettere. Riflettere per non rispondere e riflettere per poter rispondere domani (se lo riterrai opportuno).<br /><br />@Tinni: la tua determinazione ti rende onore. Lo scrivo sinceramente. In bocca al lupo, dunque!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-91574392844288892932011-02-03T20:54:13.900+01:002011-02-03T20:54:13.900+01:00Non vorrei scocciare, però mi pare che manchino al...Non vorrei scocciare, però mi pare che manchino alcuni punti alla discussione.<br /><br />Intanto, da quel che capisco con "andare all'estero" si intende andare a fare un dottorato (o Ph.D. o come si chiama a seconda del luogo) dopo la laurea di secondo livello (o Master, come dicono all'estero).<br /><br />In effetti è più facile trovare dottorati pagati all'estero, per due ragioni. La prima è che tutto l'estero, dagli USA al Giappone, è estremamente più grande dell'Italia e quindi la statistica ti viene incontro.<br /><br />Il secondo è che il dottorato è stato usato in moltissimi Paesi come ufficio di collocamento ufficioso (pun not intended), in modo da poter dare un lavoro (temporaneo) dopo la laurea ai neolaureati. Che alla fine del dottorato hanno parecchi problemi a trovare lavoro.<br /><br />Perché anche nel mitico estero ci si trova ad avere molti laureati che non vengono assorbiti dal mondo del lavoro ed è un problema generalizzato. In Italia, dove soldi non ce ne sono, non si è corso ai ripari aumentando i dottorati.<br /><br />Solo che, vista dall'Italia, la situazione sembra ottima all'estero: c'è il posto statale, cosa puoi volere di più? Ma vista dall'estero, la situazione non è molto diversa che in Italia.<br /><br />Se ci pensate, nessuno mai parla di cosa fanno questi cervelli in fuga una volta finito il dottorato... Cioè, il dottorato dura due anni, se sei bravo a 28 anni c'hai il Ph.D., ma poi?<br /><br />E comunque secondo me è proprio concettualmente sbagliato identificare la ricerca di un lavoro post-laurea con il fare il Ph.D. e lamentarsi che tocca andare all'estero. La domanda di lavoro non può essere soddisfatta dai dottorati e andare all'estero a cercare un lavoro che non sia il Ph.D. non è così facile come vogliono far credere su Repubblica o sulla rubrica di Severgnini. <br /><br />Io direi di essere più precisi: la domanda di lavoro rappresentata dal Ph.D. è molto più all'alta all'estero (ma come ha fatto notare peppe non è più così vero) e quindi se si vuole perseguire quella strada bisogna mettere in conto di fare le valigie, sempre tenendo conto che è un mercato artificiale tenuto in piedi dalla fiscalità generale e che quindi è particolarmente a rischio nel caso in cui lo Stato che paga sia in difficoltà economiche. <br /><br />[nota personale: se un dottorando vive male l'idea di andare a lavorare per il mondo insieme a colleghi stranieri, probabilmente sta solo cercando un impiego statale e forse dovrebbe fare qualche concorso nel proprio comune di residenza].<br /><br />Inoltre il problema di una forza lavoro sovra-istruita rispetto alle necessutà è un problema reale sia in Italia che all'estero, e non si risolve certo dicendo che l'Italia fa schifo o dando la colpa a questo o quel ministro. <br /><br />Ci sarebbe da ripensare un intero modo di fare educazione superiore, ma questo non è il mio campo, io ancora sto combattendo per avere Lady Gaga nei programmi del ginnasio al posto di Catullo.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02207772311380259816noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-4984164855511006492011-02-03T19:15:09.923+01:002011-02-03T19:15:09.923+01:00Bene, mi piacciono le domande retoriche. ;)
E poi,...Bene, mi piacciono le domande retoriche. ;)<br />E poi, ripensandoci (perché tocca ripensarci, ci mancherebbe), il caso del mio ex alunno è molto diverso, e l'avevano notato anche .mau. e il Nomade. Lui non ha un progetto preciso come te; lui non ha opzioni nette come le tue; lui non sa cosa inseguire. Lui insegue l'"estero", come una specie di miraggio, a prescindere da quello che andrà a farci.<br />E' anche su questo punto che forse dovevo (dovrò) rispondergli.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-88107797784442646352011-02-03T19:11:32.202+01:002011-02-03T19:11:32.202+01:00Caro Scorfano, il mio tono forse è sembrato sgarba...Caro Scorfano, il mio tono forse è sembrato sgarbato, ma avevo fretta e volevo anche un po' fare "scena" con una domanda retorica. Non volevo assolutamente "rimproverare" nessuno...immagino che anche per voi che avete qualche anno in più stare a guardare questo sfacelo non debba essere facile.<br />Ad ogni modo, per la cronaca, io all'estero un po' di sono stata e un po' ci tornerò, ma, dopo il dottorato, ho - almeno per ora - l'intenzione di RESTARE qui in questo paese del menga a lottare con i denti per avere una cattedra di liceo...echeccavolo, me la devono, uffi!Tinnihttps://www.blogger.com/profile/14050400692393475487noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-2429373996734628642011-02-03T17:43:36.806+01:002011-02-03T17:43:36.806+01:00@Tinni
E' proprio per quello, infatti, che io ...@Tinni<br />E' proprio per quello, infatti, che io non ho potuto (e saputo) rispondergli: non è che non mi renda conto. Però, insomma, non vogliamo mica dire che va bene così, no? che è normale e che ci dobbiamo abituare e che fa lo stesso eccetera? <br />No, non fa lo stesso. Io, quando penso che per esempio a scuola non ho una collega giovane e brava come IpaziaS, mi sento male. Non per me: per i miei studenti, che cresceranno un po' peggio di come forse avrebbero potuto. E se non cambia nulla, tra pochi anni sarà così anche per Emiliano, o come diavolo si chiama.<br />Vorrei poter dire loro che non è inevitabile, tutto qui. In questo momento non posso, lo so bene, ma rimanere zitto in quel modo mi ha fatto sentire forte il peso di questa situazione. Era questo, il punto.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-57141761632113580672011-02-03T17:38:08.279+01:002011-02-03T17:38:08.279+01:00LGO
Mi spiego meglio: se si tratta di scegliere t...LGO<br /><br />Mi spiego meglio: se si tratta di scegliere tra le possibilità offerte dal grande mondo o uno stage non pagato, in quale modo uno sta servendo meglio il proprio paese?<br /><br />Accettando di essere palesemente sfruttato con lo stage, o andando a crescere all'estero?<br /><br />Poi, non è che se uno rimane in Italia è un fallito. Tra l'altro ci sarei anche io, in Italia, dopo essere andato e tornato dall'estero, con la voglia di mollare tutto, ma non so ancora se con il relativo coraggio...francesco rocchihttp://www.francescorocchi.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-65063150792438253882011-02-03T17:30:18.631+01:002011-02-03T17:30:18.631+01:00Fare carriera come ricercatore all'interno del...Fare carriera come ricercatore all'interno dell'università è attualmente IMPOSSIBILE, in Italia, lo dicono persino i Prof che ci vivono, dentro l'università. Fare il professore di liceo e insegnare le materie che ami è altresì impossibile, al momento. <br />Queste erano le mie due grandi aspirazioni, dai 14 anni in su. Secondo voi che devo fare? Da che parte comincio per cambiare le cose? Mi pagate voi, nel frattempo?!Tinnihttps://www.blogger.com/profile/14050400692393475487noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-34211716249612586512011-02-03T15:22:14.085+01:002011-02-03T15:22:14.085+01:00e' molto semplice,te lo spiego io perchè si va...e' molto semplice,te lo spiego io perchè si va all'estero.Mia figlia ha due lauree:biotecnologie mediche e specializzazione in neuroscienze,con ricerca sulla SLA.Ha lavorato al CNR-gratis Mario Negri=gratis San Raffaele=contratto di ricerca di 900 euro al mese (significa 12 ore al giorno di lavoro senza contributi,ferie,malattia).Adesso lavora in Danimarca,contratto a tempo indeterminato,stipendio triplo rispetto all'Italia,massima considerazione e rispetto nell'ambiente universitario e sociale....e poi vi chiedete perch' se ne vanno via?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-3328021744238133302011-02-03T15:18:40.947+01:002011-02-03T15:18:40.947+01:00Secondo me non puoi dirgli "vai e ritorna&quo...Secondo me non puoi dirgli "vai e ritorna". Andare dipende da lui, ma tornare dipende da noi. Da noi in senso lato: siamo noi tutti che dobbiamo credere che valga la pena offrirgli qualcosa per tornare. Siamo noi che dovremmo investire nella scuola, nell'università, nel futuro.<br /><br />Ah, poi un'altra cosa: io sono rimasta, mi sono adattata, ho ridimensionato i sogni e tutto il resto, ma non per questo mi sento una fallita. <br />E sono solida.LGOhttp://oglaroon.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-88681960549926376062011-02-03T14:45:00.654+01:002011-02-03T14:45:00.654+01:00Anche io penso all'estero, ogni tanto.
E ci pe...Anche io penso all'<i>estero</i>, ogni tanto.<br />E ci penso nel modo in cui penso a quelle fantomatiche figure che popolano la mia realtà; figure come <i>il governo</i>, <i>l'azienda</i>, <i>la proprietà</i>.<br /><br />Penso all'<i>estero</i> e credo che un giorno ci andrò davvero. In vacanza. Poi tornerò qui, come ho sempre fatto; continuerò a rimboccarmi le maniche e a pensare che questo paese, quantomeno per via del proprio patrimonio, merita di essere vissuto, indipendentemente dalla latitudine, dai meridiani e dal governo.<br /><br />Emiliano ha risposto esattamente come avrei risposto io. Come scrivo sempre... crescerà.<br />E, se avrà sani dubbi, capirà davvero se vuole l'estero o se vuole che il suo paese usi (ripagandolo, naturalmente) anche le sue risorse.<br /><br />Professo', io non ho studiato all'estero e ho studiato poco qui in Italia, ma non credo di essere un fuscello.<br /><br />Anzi: lo so.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-90873297215516834812011-02-03T14:43:00.995+01:002011-02-03T14:43:00.995+01:00Leggo quello che scrive Peppe e mi convinco ancora...Leggo quello che scrive Peppe e mi convinco ancora di più che, invece, sarà necessario dare qualcosa perché questi ragazzi restino. O meglio perché vadano e poi ritornino. <br />So anch'io che c'è tutta una "metafisica della fuga" a cui non è poi detto che corrisponda un reale effetto pratico. Però temo che le alternative siano poche, almeno adesso (e mi pare che anche questo lo confermi Peppe).<br />E allora? Gli dico "vai e ritorna"? E' che le possibilità di tornare, probabilmente, non ci saranno. E' inutile dirlo, sapendo che le cose stanno così.<br />Spero possa essere felice, anche da sradicato come, tutto sommato, è sempre stato.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-26515818709141394482011-02-03T14:30:32.288+01:002011-02-03T14:30:32.288+01:00La prima volta che mi hanno spedito su un volo int...La prima volta che mi hanno spedito su un volo internazionale per "lavoro" ero gasatissima (mi veniva anche da vomitare, ma è normale). Perché andare all'estero è anche fantastico, dai. <br />E' che poi, dopo che ci siamo arricchiti e abbiamo imparato, il nostro Paese non sa che farsene, di noi. <br />Che poi a me dispiace pure, ma tutto sommato credo che il nostro paese riceva molto più di quello che offre.<br />Io ai miei studenti lo dico: andate, buona fortuna.LGOhttp://oglaroon.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-24377645649432195582011-02-03T13:38:31.007+01:002011-02-03T13:38:31.007+01:00Forse Emiliano,cosi' come ce lo descrivi, non ...Forse Emiliano,cosi' come ce lo descrivi, non ha molto senso patriottico. In Italia non ha una famiglia, con delle radici, in un luogo. L'estero e' un posto pieno di opportunita',di occasioni, almeno cosi' si dice. Perche' non dovrebbe partire? Io dico parti, che a tornare sei sempre in tempo.stenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-18112599337733335122011-02-03T13:34:19.291+01:002011-02-03T13:34:19.291+01:00Che andare all'estero è una buona modo di serv...Che andare all'estero è una buona modo di servire il proprio paese: lo si guarda da fuori, apprezzandone anche imprevisti lati positivi, si imparano tante cose, ci si arricchisce. Si diventa più forti, per necessità di cose.<br /><br />Poi tutto questo, se si vuole e se si può, lo si mette a disposizione del proprio Paese.<br /><br />Rimanendo e adattandosi, riducendo le proprie ambizioni e lasciando cadere sogni e possibilità è difficile diventare preparati e solidi come nell'altro caso.Francesco Rocchihttp://francescorocchi.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-24171310077032344362011-02-03T12:24:31.171+01:002011-02-03T12:24:31.171+01:00Avete notato come non abbia detto "finito il ...Avete notato come non abbia detto "finito il liceo vado all'estero"?<br /><br />Fra cinque anni vado all'estero, ah sì guarda, cascasse il cielo ma a 25 anni parto e tanti saluti :-)<br /><br />Se solo avessi un'euro per tutti quelli che "io guarda se continua così fra un anno vado via"...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02207772311380259816noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-84186442550496321642011-02-03T11:58:27.099+01:002011-02-03T11:58:27.099+01:00a me la frase che ha veramente colpito è il «Quals...a me la frase che ha veramente colpito è il «Qualsiasi cosa, non è importante». Occhei, Emiliano è uno che ha già idea di cosa vuol dire partire da zero (e a 14 anni Treviso-Iseo non è poi così diverso da Italia-estero); però sarebbe stato ben diverso se avesse detto «sicuramente troverò qualcosa». Il risultato pratico è lo stesso, ma in quest'ultimo caso sarebbe stato figlio dell'ottimismo e non del pessimismo.<br /><br />(l'unica cosa che mi verrebbe da dirgli è "quindi la peggior cosa all'estero sarebbe migliore della miglior cosa in Italia?").mau.https://www.blogger.com/profile/09641196427325175260noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-46538020728562973092011-02-03T09:39:37.217+01:002011-02-03T09:39:37.217+01:00Purtroppo (o per fortuna) mi pare che, se sceglie ...Purtroppo (o per fortuna) mi pare che, se sceglie Fisica, la scelta dell'estero sia obbligata. Dipende molto da che tipo di Tesi di Laurea affronta ma, soprattutto, dal gruppo di ricerca di cui farà parte. Se è "buono", l'esperienza all'estero è una tappa obbligata ed utile e la cosa migliore è andarci subito, per brevi periodi, prima della laurea. Il vero problema nasce dopo l'eventuale dottorato (italiano o meno) perché i più bravi rischiano di rimanere imprigionati fuori dall'Italia, tra borse e contratti, sbalzati come palline da flipper da una nazione all'altra. Un mio amico, prima di decidere di stabilirsi definitivamente in Giappone, ha girato praticamente tutta l'Europa. Altri, superati i trent'anni, dopo l'esperienza al CERN o altrove, hanno avuto come unica unica chance quella di insegnare in Canada perché Spagna ed Inghilterra, che pagavano bene, hanno chiuso i rubinetti. Insomma, bisogna essere preparati ad una "vita raminga" (per citare uno che conosci).peppehttp://peppe-liberti.blogspot.com/noreply@blogger.com