tag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post7210329562631320820..comments2024-03-19T15:30:03.743+01:00Comments on Sempre un po' a disagio: la differenzaIl Disagiatohttp://www.blogger.com/profile/07639083108324758419noreply@blogger.comBlogger16125tag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-54960108358092442372011-04-07T17:50:32.322+02:002011-04-07T17:50:32.322+02:00Bellissima citazione (Canetti è uno scrittore che ...Bellissima citazione (Canetti è uno scrittore che ho sempre amato molto...); sto quasi pensando di usarla come traccia da assegnare ai miei studenti, tra qualche giorno. Grazie.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-52850916584537455122011-04-07T17:34:30.659+02:002011-04-07T17:34:30.659+02:00Ecco la citazione che ti dicevo prima; secondo me,...Ecco la citazione che ti dicevo prima; secondo me, quando parla di "superiorità", si allude qui a un altro aspetto del "potere" contenuto nel tuo racconto:<br />"La diversità degli insegnanti (…) è la prima forma di molteplicità di cui si prende coscienza nella vita. Il fatto che essi ci stiano davanti così a lungo, esposti in tutte le loro reazioni, osservati ininterrottamente per ore e ore, oggetto dell’unico vero interesse della classe, impossibilitati a muoversi e dunque presenti in essa sempre per lo stesso tempo, esattamente delimitato; la loro superiorità di cui non si vuole prendere atto una volta per tutte e che rende acuto, critico e maligno lo sguardo di chi li osserva; la necessità di accostarsi ad essi senza rendersi le cose troppo difficili, dato che non ci si è ancora votati al lavoro in maniera esclusiva; e poi il segreto in cui rimane avvolto il resto della loro vita, in tutto il tempo durante il quale non stanno recitando la loro parte davanti a noi; e ancora, il loro susseguirsi uno dopo l’altro, nello stesso luogo, nello stesso ruolo, con le stesse intenzioni, esposti con tanta evidenza al confronto – come tutto questo agisce e si manifesta, è un’altra specie di scuola, del tutto diversa da quella dell’apprendimento, una scuola che insegna la molteplicità della natura umana, e purché la si prenda sul serio anche solo in parte, è questa la prima vera scuola di conoscenza dell’uomo.” (Elias Canetti, la lingua salvata)<br />[Su Stefano, chiedo venia: nella mia frettolosità, intendevo dire Francesco Rocchi... :-)Monicahttps://www.blogger.com/profile/07600744418359162925noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-81443819526015472322011-04-07T16:35:51.578+02:002011-04-07T16:35:51.578+02:00@sirio59
Sì, quel che dici tu è vero e giustissimo...@sirio59<br />Sì, quel che dici tu è vero e giustissimo. Ma è molto difficile da fare all'atto pratico, nella quotidianità. I ragazzi sono giovani: vivono come sopruso (a volte) anche solo l'evidenza del limite di un qualche lavoro. E poi ci sono gli errori: che tutti fanno (quando fanno qualcosa) e che costano molto cari, anche in termine di condivsione del potere, appunto.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-50413266697600539122011-04-07T16:33:31.094+02:002011-04-07T16:33:31.094+02:00@Knulp
Rispondo alla tua domanda: non credo. Bench...@Knulp<br />Rispondo alla tua domanda: non credo. Benché sia sempre difficile giudicare e valutare i propri timori, non credo che sia quello. C'è una cosa che mi disturba, non una cosa che mi spaventa. Mi disturba il fatto che mi venga attribuito un "potere", quando io non penso di averlo. Mi disturba anche (ed è peggio) pensare di non averlo quando è ovvio che ce l'ho. E mi disturba dimenticarmi (non so quanto coscientemente) di averlo e che i miei rapporti con loro siano viziati da questa loro percezione del mio potere sulle loro vite. Credo che sia questo il punto. <br />La responsabilità invece mi piace e non mi fa molta paura. So che è il mio mestiere, me lo sono scelto, me lo tengo ancora volentieri.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-46346286982672294182011-04-07T16:26:29.818+02:002011-04-07T16:26:29.818+02:00La neppure tanto sottile differenza tra "pote...La neppure tanto sottile differenza tra "potere" (che ha soltanto accezione negativa -e ce l' ha a prescindere-) e "rispetto delle regole" -che in un qualsiasi consorzio umano può essere discussa e concordata- potrebbe aiutare ad uscire dall' empasse.<br />A ben guardare, gli studenti stessi, più orientati oggi verso la qualificazione dei meriti, non saprebbero che farsene dei professori sessantottini che elargivano i "sei politici" e si fumavano le canne in classe con lo spirito del "tuttiugualiallegramente": si tratterebbe solo di sviscerare il concetto, magari andando a considerare ciò che la Storia successiva ha visto accadere...sirio59.mmhttps://www.blogger.com/profile/07078471789852059130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-80573898368114897282011-04-07T16:25:14.876+02:002011-04-07T16:25:14.876+02:00Il potere, il tuo potere in particolar modo, porta...Il potere, il tuo potere in particolar modo, porta dietro con se anche la responsabilità (dare voti, anche brutti voti). E' per questo che il potere è anche un onere. Ti faccio una domanda provocatoria: non è che quello che ti spaventa è in realtà la responsabilità? <br /><br />(Io mi ci ritrovo un sacco in quello che dici. Anch'io rifuggo il potere, e mi preoccupo di non approfittarmene nei confronti degli studenti. Credo sia anche perché in realtà rifuggo le scocciature, e mi fa paura il pensiero che un giorno mi possa innamorare del potere e fregarmene della responsabilità. Con gli anni ho imparato ad accettarlo, ed adesso mi da meno fastidio di una volta. Spero di non essere peggiorato troppo nel frattempo)Giuseppe Liparihttps://www.blogger.com/profile/00725132152602547855noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-49672764639485756932011-04-07T15:22:01.905+02:002011-04-07T15:22:01.905+02:00La differenza la fa il potere nel senso che un rap...La differenza la fa il potere nel senso che un rapporto ne è condizionato. Pierpaolo (Gabrile molto meno, va detto) si sentiva condizionato da quello che percepiva come mio potere su di lui. La differenza, l'altra sera, consisteva nel fatto che lui non percepisse più questo "potere" da parte mia.<br />Intendiamoci, a me scoccia non poco che sia così. Non vorrei che fosse così e faccio anche di tutto perché lo sia il meno possibile. Ma evidentemente non ci riesco del tutto. E i voti li devo dare e a volta sono anche brutti voti.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-72354554048427014532011-04-07T15:18:02.039+02:002011-04-07T15:18:02.039+02:00Non sono d'accordo sul fatto che la differenza...Non sono d'accordo sul fatto che la differenza la faccia "il potere".<br />L'intervento, come sempre, mi piace. Ci devo pensare più del solito, però :PAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-40993240753961735192011-04-07T15:05:31.656+02:002011-04-07T15:05:31.656+02:00Non so se ho ben capito su cosa non sei d'acco...Non so se ho ben capito su cosa non sei d'accordo...lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-81865667169580704022011-04-07T14:59:13.848+02:002011-04-07T14:59:13.848+02:00Non sono d'accordo, ma il mio pensiero è ancor...Non sono d'accordo, ma il mio pensiero è ancora verde.<br />Forse è solo una questione di termini.<br />Ci penso ancora un po'.Rugnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-69222972532853701272011-04-07T14:50:00.635+02:002011-04-07T14:50:00.635+02:00Sì, hai ragione: il termine "responsabilità&q...Sì, hai ragione: il termine "responsabilità" è più pertinente. però loro lo sentono come un "potere" e anche questa percezione è molto pertinente: dice tante cose, insomma.<br />(Non ho mica capito chi è Stefano, però, perdonami.)lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-11384596041594899322011-04-07T14:43:38.741+02:002011-04-07T14:43:38.741+02:00Son d'accordo con Stefano (e anche con te, qua...Son d'accordo con Stefano (e anche con te, quando dici che la deriva del potere è sempre in agguato). Però, appunto, direi (con Stefano): il potere è esattamente come la libertà: libertà "di far cosa"?, potere "per far cosa"? Per questo a me piace chiamare questo potere "responsabilità". E poi... ho in mente una bella citazione della scuola raccontata da un ragazzo, una volta divenuto scrittore famoso: la cerco, e con calma te la trascrivo.<br />Comunque, la celerità con cui sono venuti da te vuol dire che il tuo potere ha costruito qualcosa che sta (nonostante qualsiasi considerazione). Insomma, non solo non è un ostacolo, ma può costruire!Monicahttps://www.blogger.com/profile/07600744418359162925noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-63535230643218501772011-04-07T14:22:28.663+02:002011-04-07T14:22:28.663+02:00@Rocchi
Certo che è come dici tu. Edè anche come d...@Rocchi<br />Certo che è come dici tu. Edè anche come dice Schefig, infatti. A me aveva fatto la stessa impressione il film di Haneke, <i>Il nastro bianco</i>.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-20433294932999343162011-04-07T14:20:39.260+02:002011-04-07T14:20:39.260+02:00@.mau.
A me il tuo MODE ZEN ON è piaciuto molto. F...@.mau.<br />A me il tuo MODE ZEN ON è piaciuto molto. Forse anche troppo.<br />I due hanno ragione sì. Per questo mi sono un po' perplesso.lo scorfanohttp://scorfano.wordpress.com/chi-e/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-69084543537455088932011-04-07T13:30:32.538+02:002011-04-07T13:30:32.538+02:00Beh, non dovevano essere male, questi studenti.
L...Beh, non dovevano essere male, questi studenti.<br /><br />La relazione docente-alunno non è paritaria: io in classe devo essere obbedito. <br /><br />Meglio saperlo che illudersi di praticare una democrazia che non esiste. Il rischio poi è di sbroccare tutto insieme.<br /><br />Il discrimine io credo sia un altro: a scuola il potere lo sto usando per i miei studenti (come il medico che dà medicine amare) o me ne sto inebriando per celebrare me stesso?<br /><br />Uno scrittore danese Hans Scherfig ha scritto un bellissimo romanzo scolastico (in it. La Primavera scomparsa) in cui il prof. di Latino si considera l'ultimo dei Cesari, il padrone della classe e il sole intorno al quale essa deve girare.<br /><br />Lo ammazzano con un dolce avvelenato nel primo capitolo, ma da quella classe verranno cmq fuori pessime persone (oltre che un assassino).Francesco Rocchihttp://www.francescorocchi.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5453245615396353441.post-51184026423655237832011-04-07T09:43:14.986+02:002011-04-07T09:43:14.986+02:00[MODE ZEN ON]
Sapere non usare il proprio potere è...[MODE ZEN ON]<br />Sapere non usare il proprio potere è il potere più grande.<br />[NODE ZEN OFF]<br /><br />i due hanno ragione. Ma non credo affatto che ci fosse cattiveria in loro né prima né adesso (a meno che tu pensi che abbiano voluto farti ubriacare apposta): era la semplice constatazione di un fatto. Ed essersene accorti, forse confusamente a 19 anni ma certo esplicitamente a 21, non è affatto banale..mau.https://www.blogger.com/profile/09641196427325175260noreply@blogger.com