lunedì 30 aprile 2012

il segnapagine del 30.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Aciribiceci, Business plan: Al momento ho quasi trentanove anni. I miei genitori sono entrambi vivi, direi che per ora non c’è problema. Stando alle aspettative di vita media nazionale, saranno vivi per almeno altri sedici anni. Quindi per sedici anni sono a posto. Posso continuare tranquillamente coi lavoretti precari, come faccio adesso. Tra sedici anni, avrò cinquantacinque anni.
Cattiva maestra, L'aspartame visto da Report: Ieri sera a Report si sono occupati dell’aspartame, uno dei più diffusi e utilizzati dolcificanti artificiali al mondo, chiedendosi se possa essere dannoso per la salute. Per molti versi, la puntata ricordava quella dello scorso novembre dedicata ai telefoni cellulari, in cui fu dato ampio spazio ai sostenitori della loro presunta pericolosità, trascurando alcune evidenze che avrebbero reso più complicata la dimostrazione della tesi dell’inchiesta.
Un tal Lucas, Se non ora quando un cazzo: Hanno voglia poi a Repubblica a far firmare appelli contro la violenza sulle donne. Questa è violenza, bisogna farglielo notare. È da stronzi mettere in primo piano una donna che si passa la lingua sulle labbra con il titolo sopra riportato “Approfitterò delle tue labbra”.
Gad Lerner, Il razzista Stiffoni: Ma i razzisti italiani agiscono in buona fede o sono consapevoli della menzogna con cui adescano la credulità dei loro elettori?
ScuolaOggi, Gli imbonitori dei collegi docenti vendono aria fritta e rovinano la scuola: Con il pensionamento di molti presidi della vecchia guardia, che rimpiangeremo, ci troveremo sempre più spesso a doverci confrontare con imbonitori incompetenti, come quella che mi ha spiegato chi è il dirigente di oggi, che saranno i certificatori del prossimo fallimento totale della scuola italiana.

Il 30 aprile 1945, all'età di 56 anni, insieme alla donna che aveva sposato il giorno prima e che si chiamava Eva, si tolse la vita Adolf Hitler.

psicologia fragile


di lo Scorfano


Sabato mattina, mentre prendevo il caffè davanti alla rassegna stampa di La7, come faccio tutti giorni prima di andare a scuola, il conduttore ha letto il titolo di un articolo che io credo fosse sul Corriere della Sera, ma che non ho più trovato e che quindi non vi posso nemmeno linkare (vi chiedo di fidarmi di me, insomma). Il titolo dell'articolo (che era nella pagina relativa al censimento della popolazione italiana) parlava dei giovani secondo l'Istat; e nel titolo si usava l'espressione «fragilità psicologica» e si diceva che questa «fragilità» è assai più diffusa oggi di quanto non lo fosse un tempo. E che quindi i giovani, oggi, sono psicologicamente assai più fragili di quanto non lo fossero ieri o l'altro ieri; e cioè, a bene vedere, di quanto non lo fossimo noi, quando eravamo giovani.

Poi sono uscito di corsa, pensando alle ore di lezione che avevo davanti e a quello che avrei dovuto dire ai miei alunni di prima perché capissero come si usa l'imperativo in latino. Ma non mi sono dimenticato del tutto di quel titolo e di quell'espressione, la «fragilità psicologica», questi ragazzi che ho davanti e che sono psicologicamente fragili, e così ieri, quando ho potuto finalmente respirare, ho provato a cercare l'articolo sul web. Ma non ho trovato niente. E mi sono dispiaciuto perché questo è invece un argomento che mi interessa, una questione per cui non riesco ancora a trovare una chiave di lettura, una matassa, se mi passate l'immagine così frusta, il cui bandolo mi si è nascosto da qualche parte.

domenica 29 aprile 2012

il segnapagine del 29.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Massimo Raffaeli, Ibra il tirannosauro: Forse c’è solo un giocatore al mondo così forte e completo da rimanere sempre uguale a se stesso, tanto è indomabile, imprevedibile e refrattario a qualunque formattazione: infatti, dopo tutto, nonostante tutto, il Barcellona lo ha sentito come un corpo estraneo, ha tentato invano di addomesticarlo o di aggiogarlo e, tempo un anno, lo ha cacciato con ignominia.
Nonunacosaseria, La Monti review: L’azione del governo Monti fino ad oggi è stata quello che è stata. Poteva fare di più, poteva farlo meglio e con maggiore equità, ma con quell’eredità di malgoverno berlusconiano che si è ritrovato a gestire possiamo concedergli un bel po’ di attenuanti.
Crescere creativamente, Spettatori partecipanti: Ho sempre creduto che attraverso il dialogo, il mettersi d'accordo, la mediazione, il raccontarsi anche gli aspetti spiacevoli e soprattutto la partecipazione, si potesse raggiungere un discreto livello di corresponsabilità. Oggi a distanza di anni so di essermi un po' sbagliata e un po' no. E mi sono sbagliata un po' più di un po' a dire il vero.
Azione parallela, Hegel: la logica del mondo globale: Da un bel po’ di anni i filosofi, e non solo loro, si sono così abituati all’idea che di verità supreme non c’è modo di stabilirne che accettano di buon grado di lasciare ad altri saperi, per esempio alla scienza, le indagini intorno ai fondamenti ultimi della vita o dell’universo, e si accontentano o di un conciliante relativismo, oppure di affermare piccole verità intorno a oggetti di formato quotidiano – montagne, ciabatte o cacciaviti...

Il 29 aprile 1993 (sono passati 19 anni e forse non lo si direbbe) Bettino Craxi, in un discorso alla Camera dei deputati, si difese dalle accuse dei magistrati di Milano, additando l'ipocrisia di chi, negli altri partiti, fingeva di non sapere che tutta la politica si era da sempre finanziata illlecitamente. La camera negò, quello stesso giorno, l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

l'inerzia intellettuale di chi

di lo Scorfano

Ha fatto un po' di rumore, in questi giorni, la notizia di un consiglio di classe di un liceo scientifico di Bergamo che ha deciso di dare a un'intera classe un 8 in condotta, perché i ragazzi dimostravano una certa «inerzia intellettuale». L'articolo è questo, con questo titolo: 



Ma, in realtà, la vera notizia è che qualcuno si stupisca. Perché questo è proprio un cane che morde un uomo, ed è anche un cane piccolo e innocuo, in realtà, che morde un uomo in piena salute fisica e mentale. Perché, senza fare troppo clamore, qualunque consiglio di classe si comporta così; perché io, per esempio, mi comporto sempre così, al momento di dare un voto in condotta; e perché nella stragrande maggioranza dei Pof delle scuole italiane di ordine e grado è previsto che il voto di condotta alto (il 9 o il 10) sia assegnato non a chi sta zitto e muto per cinque ore (e ci mancherebbe ancora...), ma a chi partecipa attivamente, a chi dimostra spirito di iniziativa, a chi si dimostra capace di risolvere i problemi della classe, a chi rivela interesse per la vita scolastica eccetera. Consultate qualunque Pof sull'Internet e vedrete che al paragrafo "Criteri per l'assegnazione del voto in condotta" troverete voci di questo tipo.

Ci vediamo per una pizza?

del Disagiato

Ieri sera sono uscito a cena con i miei genitori. Mi ha chiamato mia madre proprio mentre stavo uscendo dalla libreria per dirmi che lei e papà in quel momento erano alla solita pizzeria: “Dai, raggiungici, per favore”. E io li ho raggiunti, come li ho raggiunti tante altre volte, sempre per una pizza, sempre per una cena di quarantacinque minuti e sempre per un saluto con abbraccio incorporato. I miei genitori sono fatti così e cioè molto affettuosi: quando moriranno non mi lasceranno soldi o immobili ma il ricordo di un’infinità di abbracci. È un bene? Sì, dai, facciamo che è un bene e che gli abbracci sono più importanti del denaro. Insomma, entro in pizzeria e quando mi sto avvicinando al loro tavolo vedo che mi fanno un bel sorriso. “Ciao, perché sorridete?”, ho chiesto. E mia madre e mio padre allora si sono guardati, come per farsi tra di loro la stessa domanda. 

“Niente, siamo solo contenti di vederti”, mi ha detto mia madre. Mia madre aveva gli occhi stanchi e mio padre aveva gli occhi stanchi ma erano contenti di vedermi. Mi siedo, faccio un brevissimo riassunto della mia giornata e poi ordiniamo le solite pizze. È da trentadue anni che prendiamo le stesse pizze. Mentre stiamo masticando, mio padre mi sorride e io gli rispondo con un sorriso. Poi a un certo punto mia madre si alza un poco dalla sedia, allunga il braccio, passa la sua mano sulla mia guancia, si risiede e poi prende a fissare il suo piatto. Io mi blocco qualche secondo e la guardo.

sabato 28 aprile 2012

il segnapagine del 28.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Leonardo, Ma Grillo non è una minaccia: Grillo è stato bravo, diciamolo ogni tanto. Tra i pochi in Italia a non avere nessun timore reverenziale per il mezzo televisivo, forse proprio perché da lì veniva, e ne conosceva i punti di forza ma anche i limiti, Grillo ha capito che star fuori dal circuito dei talk nel lungo termine gli avrebbe reso il servizio migliore: mentre gli altri battibeccavano senza costrutto lui si è rifatto una verginità.
Rafeli, Tristezza infinita: In questa intercettazione B. chiama il puttanone sudamericano. Ed è tutto abbacchiato B.,  prova a raccontarle  dei suoi problemi ma quella chiede dei soldi. Poi il telefono passa ad un’altra sudamericana e pure quella chiede soldi. E’  depresso B., e non ha nessuno da chiamare quando è triste se non due che gli chiedono soldi, tutte e due in una telefonata di appena tre minuti. Quest’uomo ha cinque figli.
Keplero, Raccontare le cose: Gli spettacoli di Paolini, per quei due o tre che non ne avessero mai visto uno, funzionano così: c'è Paolini - che è un attore che potremmo definire specializzato in monologhi - su un palco allestito con una scenografia minima o quasi inesistente, che racconta delle cose, per due o tre ore. Punto.
La piccola cuoca, Note sparse sull'accettazione dei sapori: Molto spesso, troppo in verità, ascolto e leggo triti argomenti e vetere nostalgie per le cucine della mamma, della nonna, della zia. L'apice dell'argomentazioni lo si raggiunge su quanto la cucina contemporanea sia lontana dal palato e dal gusto degli esseri normali.

Il 28 aprile di 106 anni fa, a Brno, nacque Kurt Gödel, matematico, logico e filosofo tra i più influenti del secolo scorso. I più maligni vanno raccontando in giro che Gödel vivesse prigioniero del sospetto che qualcuno stesse tramando per avvelenarlo; non potendo dimostrarlo, dicono, non completava i pasti.

Distrarsi un po'

del Disagiato

Volevo raccontarvi che ieri pomeriggio, in negozio, un cliente mi ha confessato (la sua faccia era quella di chi può permettersi certi peccati: io posso) di accostare alle sue buone letture basse letture e alla buona televisione cattiva televisione. Ha fatto dei nomi (mi dispiace constatare quanta poca fantasia abbia la mia vita, ma purtroppo sono i soliti discutibili nomi): mi ha detto di leggere Fabio Volo e di guardare, a volte, il Grande Fratello. Non è questo il punto, però, visto che ognuno è libero di spendere come gli pare il proprio tempo e visto che sarebbe opportuno prenderci un pomeriggio per stabilire cosa metter dentro l’espressione “buone letture” e "basse letture". Questo cliente, come per discolparsi, mi ha detto poi di leggere Fabio Volo o di guardare certa televisione solo per distrarsi un po’, per “non pensare troppo”. 

il beffardo niente

di lo Scorfano


Poi a settembre ci saranno le lamentele consuete, i pianti e lo stridore di denti e le ginocchia che sbatacchiano e si frantumano: ma è ovviamente adesso, in queste settimane, che i giochi si fanno e che si adottano i libri di testo per le classi dell'anno prossimo. E quindi è adesso che bisogna badare a quello che avviene, a come e perché sta avvenendo, a chi fa in modo che avvenga così; è adesso, quando ancora nessuno si lamenta di nulla, ma mentre bisogna sceglierli davvero i benedetti libri di testo per gli alunni dell'anno prossimo.

E però le adozioni non sono semplicissime, nemmeno quest'anno. Innanzitutto perché le regole nuove vogliono che un libro si possa cambiare solo dopo che è stato adottato per almeno cinque anni; ma altre nuove regole vogliono che, dall'anno prossimo, siano adottati solo testi che siano dotati, in parte o in toto, di risorse online: e quindi alcuni libri che non sono stati affatto adottati per cinque anni (nemmeno per due anni, a volte) debbono comunque essere sostituiti. E c'è la deroga apposita, infatti (con complicazioni relative ai cambiamenti dei relativi codici isbn che però vi risparmio, per mia gentilezza).

venerdì 27 aprile 2012

il segnapagine del 27.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Un tal Lucas, Un Pd qualunque: C'è qualcosa che Bersani e D'Alema ancora non hanno capito di Beppe Grillo: che su cento voti che prenderà alle prossime amministrative, novanta li sottrarrà al Pd.Bersani e D'Alema non capiscono che Beppe Grillo è l'unico che riesca a iniettare nei cittadini sfiduciati verso la politica, la voglia di farla, d'impegnarsi, di partecipare alle riunioni...
Anskijeghino, Dubai: L’Ale e la Fede son tornate da Dubai state bene benissimo fatto shopping divertite tutto bello tutto costosissimo tutto interessante si incontra gente di un certo tipo voglio dire mica dei cazzoni qualunque lì minimo incontri gente che sta bene gente che quindi se vuole si accultura...
Masticone, A L.G. (ovunque lei si possa trovare oggi): Stavo guardando un film ieri sera in televisione e all’improvviso l’attrice principale mi ha fatto ricordare te. Il modo in cui si muoveva ma soprattutto il suo modo di sorridere erano proprio i tuoi. Interpretava una parte che a te sarebbe calzata a pennello e sono anzi convinto che tu l’avresti recitata molto meglio.
Piero Morpurgo, Lo sciopero dei compiti nel chiacchiericcio generale: C’è un insistente chiacchiericcio sulla cultura digitale delle giovani generazioni e c’è il dilagare di una fuorviante visione dei processi di apprendimento che dovrebbero solo dipendere dalle nuove tecnologie sicché il web permetterebbe di abolire sia i compiti a casa sia lo studio dei libri.

Il 27 aprile del 31 d.C. è la più probabile delle date proposte per la morte di Gesù, se si accettano le indicazioni dei vangeli sinottici.

Dimezzato

del Disagiato

Magari non capita solo a me, libraio in un centro commerciale, e magari capita anche a voi, che ve ne state tante ore in un ufficio o chissà dove. Insomma, mi capita di vivere una sorta di schizofrenia intellettuale o esistenziale che consiste nell’essere fatto in un modo qui con voi, o in poltrona con un romanzo in mano, e fatto in un altro modo di là, dove lavoro con i miei colleghi in un negozio che vende libri. E con ciò non sto dicendo che in uno dei due posti (qui, in rete o in poltrona, e di là, in libreria) stia meglio o abbia più qualità, ma sto dicendo che non so assolutamente cosa significhi essere fatto sempre nello stesso modo, della stessa pasta, con gli stessi umori, con le stesse doti o con gli stessi limiti. E questo mio essere doppio, dimezzato, questo mio essere fatto in due modi diversi, dipende, in realtà, non solo dai luoghi ma anche dalle persone. O magari dal fatto che in un posto le persone le devo soddisfare e in un altro no. Mi sto ingarbugliando, lo so. Faccio fatica a dirvi quello che da un po’ di tempo provo per via, penso, di una consapevolezza più palpabile e concreta. 

Quando vado in libreria, nonostante sia blindato dal dovere, mi ritrovo a essere più superficiale, meno attento ai dettagli, meno curioso e meno perspicace. Devo vendere libri, io, e quindi non posso tentare di essere, appunto, curioso, attento e perspicace. Il commercio esige disciplina, una breve coerenza (una coerenza che sta tutta in quelle ore di negozio) e un’ostentata gentilezza. Forse una volta, quando il libraio doveva anche sapere qualcosa di libri, tutte queste doti servivano anche per catalogare, consigliare e, magari, giudicare. Adesso di sicuro no, visto che il mio lavoro è una sorta di catena di montaggio che non prevede bastoni tra le ruote, intoppi, iniziative mosse da uno spirito curioso, da un’intelligenza viva e frizzante.

giovedì 26 aprile 2012

il segnapagine del 26.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

poco mossi gli altri mari, La prassi dello scaricabarile nell’educazione dei figli: Ma io dico anche “sono bambini, non sanno quello che fanno però hanno ben una mamma che dovrebbe saperlo lei”. E invece col cavolo. I piccoli vandali saccheggiano e le madri se ne stanno al cellulare.
Diciottobrumaio, Tanto per dire, poco per fare: In occasione delle celebrazioni del XXV Aprile, il senatore presidente del consiglio, professor Mario Monti, ha lanciato un appello agli italiani affinché “cambino stile di vita e mentalità”. 
Personalità confusa, La linea di cambiamento di data: Il luogo più metafisico del pianeta è forse la Linea di Cambiamento di Data. Si tratta di un varco temporale posizionato fra l’America e l’Asia: oltrepassando la riga in un senso o nell’altro, si torna indietro nel tempo, o si procede nel futuro, seppur di un solo giorno.
Candido, Io ci metto la buona volontà: Io ci metto la buona volontà, alla domenica pomeriggio, di schivare la diretta su Sky e sintonizzare la radiolina posata in un angolo del pavimento di camera mia su Tutto il Calcio Minuto per Minuto.

Durante la guerra civile spagnola, il 26 aprile del 1937 alcune bombe incendiarie sganciate da un'unità aerea della Germania nazista rasero al suolo quasi la metà degli edifici di Guernica, cittadina basca che non aveva installazioni militari e industrie di guerra. C'è chi dice che i morti civili furono più o meno 200 e chi invece dice che furono più di mille. Picasso, a suo modo, ricordò il tragico evento realizzando un dipinto ora famosissimo.

quattordicenni

di lo Scorfano


Si dice: i quarantenni. E io, che dovrei sentirmi coinvolto e chiamato in causa, perché ho appunto poco più di quarant'anni, faccio parecchia fatica a sentirmi tale. Storco la bocca e digrigno i denti, anche se piano: perché so di non avere niente in comune con il quarantenne che abita di fronte a me e tutte le sere torna a casa e bacia la moglie e i suoi due figli, io che non ho né moglie né figli; e non ho niente in comune nemmeno con quell'altro quarantenne, che abita un po' più in là e che invece, mentre il primo quarantenne rientra in casa e bacia i figli, esce di casa e va sulle strade di periferia, ad affittarsi in macchina, per mezz'ora, una prostituta, la prima che trova che trova ai bordi della città.

Si dice: i quarantenni, e io penso che no, non si sta parlando di me. E quando si dice i settantenni, io, che conosco bene mio padre, la sua vitalità, le sue passioni immutate, so che no, non si sta parlando di lui. E poi si dice, ovviamente, i quattordicenni e io allora penso che no, non si sta parlando dei miei alunni. I quali sono venti quattordicenni, ma non sono i. Sono esattamente loro venti, invece, con quei nomi e quei sorrisi e quelle parole e quegli sguardi che a volte (ma solo a volte) vorresti quasi alzarti e abbracciarli; mentre altre volte (la maggior parte delle volte) vorresti prenderli a sberle in faccia, ma per fortuna hai imparato a restare seduto.

mercoledì 25 aprile 2012

il segnapagine del 25.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Il mio amico Dio, Liberatevi: Con il 25 aprile non si ricorda una roba di politica italiana, questa data è simbolica, ricorda un gesto, una volontà, un’idea di liberazione, legata a precise vicende storiche, ma soprattutto a un principio universale, che sta a cuore a tutti voi.
Tommaso Giartosio, Dante queer: Dante vuole sbattere un sodomita all’inferno? Benissimo, va a scegliere proprio il suo maestro, Brunetto Latini: nel Medioevo il rapporto gay per eccellenza era quello tra maestro e allievo. Così lo incontra. Camminano fianco a fianco, nella penombra. Si toccano. Si parlano con tenerezza.
Piove sul bugnato, Maltusiani della Resistenza: Resistenza è quella cosa / che per la liberazione / da una ignobile oppressione / ha lottato il partigian. // Partigiano è quella cosa / che, alla lettera, è “di parte” / e non se ne sta in disparte / ma combatte notte e dì...

Be', insomma, non pretendete adesso che io vi debba ricordare qui cosa è accaduto il 25 aprile di 67 anni fa, vero? No, infatti. (Però, se proprio volete, vi posso dire che lo stesso giorno di 1625 anni fa è accaduto che sant'Agostino si fece battezzare da sant'Ambrogio.)

Niente di sbagliato, niente di brutto

del Disagiato

Qualche giorno fa ho letto questo post di Metilparaben. Se ancora non l’avete fatto, leggetelo, per favore, che a riassumerlo si rischia di perdere qualche pezzo per strada. Se invece non avete voglia di leggerlo, ve lo riassumo in una frase, perdendo molti pezzi per strada. Sarebbe bello, dice il post, vivere in uno stato laico che sapesse operare “una distinzione chiara tra le donne che si prostituiscono perché vi sono costrette e quelle che lo fanno per propria scelta”. A questo post ci ho pensato a lungo. Anzi, in verità non ho pensato al post, che dice una cosa sensata e condivisibile, ma ho pensato alla prostituzione, al fatto di essere pagati per una prestazione sessuale. E allora mi è ritornata in mente una breve discussione tra me e un amico, un paio di anni fa. Tempo fa un amico mi confidò di aver fatto "una cazzata", una cosa brutta e sbagliata, una cosa che a raccontarla lo metteva in imbarazzo. Qualche giorno prima era andato a letto con una prostituta. “Non proprio una prostituta”, mi disse, “ma una escort”.

Perché un conto è una donna che lavora in strada e un conto è una donna che lavora a casa sua, al caldo, seguendo il ritmo degli appuntamenti che stanno in un’agenda. Un conoscente gli aveva suggerito un sito internet dove, diciamo così, poteva scegliere, lui sul sito internet ci era andato, aveva fatto passare tutte le descrizioni delle donne (“descrizioni”, così mi disse), i prezzi, le distanze da percorrere in macchina e poi, infine, aveva scelto. Solo che qualcosa, dopo il divertimento, gli era rimasto incastrato nel petto, come un senso di colpa.

martedì 24 aprile 2012

il segnapagine del 24.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Barabba, Scene da un autotrasporto: il ponte: Lui rimane inebetito per un secondo e poi dice "Ma domani non chiudete?" e io gli rispondo di sì, domani chiudiamo, ma non facciamo il ponte. Lo sguardo si incupisce ancor di più, torna a ripetere "Sì, però domani avete chiuso..."
Alberto Cane, Buon 25 Aprile: Chi non abita a Milano quando sente nominare Piazzale Loreto corre col pensiero a quello che successe "dopo", con gli appesi a testa in giù. Vorrei ricordare invece quello che successe "prima", una decina di metri più in là.
Mafe De Baggis, La verità è che non sei bravo abbastanza: La Costituzione italiana parla di diritto al lavoro, non del diritto al lavoro dei tuoi sogni. In questi tempi duri si confonde spesso la sopravvivenza con la carriera...
Available in blue, Una città: Città liquida. Di labirinti, t'invita a perderti, a sollevare gli occhi dalle vetrine dozzinali e le orecchie dal frastuono vacanziero che conosce mille lingue. Città di calle che incontra calle che incontra il cuore, il tuo, in cui lo smarrimento non ti fa sentire abbandonato, ma coraggiosamente avido del dedalo della sua anima d'acqua. 
Ufficio reclami, Cinque minuti di Tg2: Non siamo spettatori abituali del telegiornale. Quando capita ci fermiamo sul TG di La7, ma non pi di cinque minuti. Oggi però ci siamo ritrovati, in attesa che il caffé uscisse dalla macchinetta, a cambiare canale sul TG2 delle 13.

Secondo la tradizionale leggenda, il 24 aprile 1184 a.C. i greci entrarono nella città di Troia servendosi di un finto dono a forma di cavallo di legno; secondo i più maligni, quella notte si potevano sentire i greci ridacchiare da dentro il cavallo, mentre i troiani buttavano giù le mura della città per farci passare il finto regalo lasciato loro da un vero nemico.

un inutile apologo

di lo Scorfano


Per arrivare alla casa in cui da qualche anno abito io, si percorre la strada che costeggia il lago finché, a un certo comodo incrocio, occorre prendere una strada secondaria, una deviazione che porta qui e poi, dopo poco, si ferma e non va da nessun'altra parte. E se si sbaglia strada (come a tanti turisti domenicali capita) bisogna fare una difficoltosa inversione a U, imprecando, e poi tornare indietro, alla strada che costeggia il lago.

Questa strada molto secondaria, che dal lago sale fino al luogo dove sorge la casa in cui abito io, essendo così secondaria e del tutto senza uscita, è anche molto stretta; ed essendo la conformazione del territorio quella che è, tale strada è pure ripidissima, con pendenze che raggiungono il 18%. Ma per fortuna è molto corta: dall'incrocio che c'è in riva al lago fino a casa mia sono appena 700 metri, poco di più.

lunedì 23 aprile 2012

il segnapagine del 23.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

What is left?, Elsa Fornero e il legno storto dei giovani meridionali: Elsa Fornero è sicuramente il Ministro del Governo Monti a cui è toccato il compito più delicato. Aveva iniziato bene, poi si è smarrita abbastanza, varando una riforma del lavoro che di innovativo ha davvero poco, e non migliorerà la condizione dei precari nel nostro paese 
Catastrofe, Considerazioni finali sul popolo e la nazione tedeschi... L’individuo tedesco, di entrambi i generi, è bellissimo e paciocco struccotto fino agli 11 anni, limite oltre il quale si trasforma in uno dei seguenti personaggi: il grassone rubizzo e baffuto afflitto da acne cronica; lo stangone segaligno che ti guarda sempre di sbieco...
Memorie di una vagina, Dimmi di che colore è la tua Vagina. E ti dirò chi sei: E, a dirla tutta, non lo so se in questo baratto che abbiamo fatto, tra il ferro da stiro (che peraltro continuiamo a usare) e lo sbiancamento vaginale, c’abbiamo poi guadagnato così tanto. Non lo so. Me lo chiedo spesso. Forse un giorno saprò darmi una risposta definitiva.

Il 23 aprile 2005, alle ore 20.27,  fu caricato su YouTube da Jawed Karim il video Me at the zoo, girato di fronte alla gabbia degli elefanti dello zoo di San Diego; era il video che sanciva la nascita di YouTube.

traditi e traditori

di lo Scorfano

Poi, figuratevi, io, nella mia follia un po' decadente, penso anche questa cosa qua, oggi:

Penso che i moralisti del calcio dell'ultima e della penultima ora, quelli che "la vergogna dei tifosi genoani", e gli "abbiamo toccato il fondo" e tutto il repertorio del genere, penso che siano tutti juventini o interisti o milanisti o più o meno strisciati, insomma. E che non abbiano mai vissuto un anno a guardare la propria squadra perdere senza nemmeno la voglia di giocarsi le partite, senza lottare, senza correre, fregandosene della passione di chi va a guardarli giocare, fregandosene di tutto. Perché se a loro fosse mai capitato di vivere un anno così, allora forse farebbero un po' meno i moralizzatori dell'ultima e della penultima ora; e capirebbero che il tifo è proprio come l'amore: del tutto irrazionale. E quando il tuo amore ti tradisce in modo così plateale è difficile restare calmi e applaudire. E che non stiamo affatto parlando di perdere, ma di fregarsene, badate bene. E che ieri non sono volate coltellate e nemmeno (a ben vedere) calci e pugni, proprio niente di niente. Qualcuno si è incazzato e ha interrotto una partita per quaranta minuti; e qualcun altro (la famosa maggioranza silenziosa) ha taciuto e ha pensato che facevano bene (non ho sentito mica nessuno che si ribellasse, nemmeno un fischio); e qualcuno, dopo aver preso per il culo tutti gli altri, per circa otto mesi, si è dovuto togliere la maglietta che non era degno di indossare. Appunto.

(E non sono nemmeno genoano, comunque)

Lo stesso titolo, tutti i giorni

del Disagiato


Un po’ di anni fa io e una decina di amici abbiamo affittato una casa in montagna, non tanto distante da Brescia. Visto che non amavo la montagna, gli amici lavorarono duro per convincermi a fare le valigie e a trasferirmi in un posto in cui c'erano meno sei o sette gradi diurni  e anche meno quindici o sedici notturni. Le temperature dichiarate dal termometro che stava appeso fuori dalla porta di casa le ho ancora stampate qui in testa e vi assicuro che non le dimenticherò mai (mi dicono che ci sono posti dove c’è un freddo ancora più feroce, ma io non ci credo). In montagna, con noi, c’era anche un cugino di un nostro amico. Alessandro, si chiamava. Prima di partire si presentò stringendo le mani a tutto quanti, ci mostrò con un cenno della testa gli sci ben piazzati sopra la sua macchina e poi, dopo un paio di battute distensive, partì mettendosi davanti a noi, per condurci così a destinazione.

Era lui, infatti, che tramite amici di amici aveva trovato quella casa di montagna, era lui che era riuscito ad abbassare il prezzo dell’affitto, era lui che era andato a guardare che l’abitazione potesse accogliere una decina di persone ed era lui che sapeva esattamente dove fermarsi a fare la spesa prima di sistemarci belli comodi davanti a un caminetto accesso. Già, anche il caminetto avevamo. E infatti era sempre Alessandro che era andato a comprare la legna da utilizzare in casa, per accendere il fuoco e passare momenti indimenticabili.

domenica 22 aprile 2012

il segnapagine del 22.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Vibrisse, Ad personam, diminutio, iperbole...: Della lettera che Roberto Formigoni ha affidato al periodico Tempi (qui) per tutelare la propria immagine pubblica, trovo molto interessante questo passaggio...
Un tal Lucas, Tenere alta la vita: «il problema del desiderio non è» un problema «psicologico», bensì qualcosa di oggettivo, che si dà e manifesta in quanto esso si trova là fuori di me, e se uno ci si imbatte, a seconda quali panni rivesta tale desiderio «in posizione di oggetto», la mente del soggetto, il suo statuto, comincia a vacillare...
Guardaitreni, Italiani 110 e lode: 110 e lode agli Italiani, stamattina. Agli Italiani che avevano capito, non a una come me. Io mica l’avevo capito, che era una cosa seria! Io, pensate un po’, mi ero immaginata uno scherzo. Toh, mi ero detta, finalmente un ministro dell’Istruzione simpatico, scherzoso, burlesco, insomma. Ma quanto sono scema. Il sondaggio era vero, verissimo.

Il 22 aprile del 1978 al Saturday Night Live debuttarono, come ospiti musicali della puntata, i Blues Brothers.

sabato 21 aprile 2012

il segnapagine del 21.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Manteblog, Bene Comune: Siamo un paese di chiacchieroni digitali: prima di fare le cose ci piace annunciarle, esporle al giudizio popolare mediante raccolta di firme sul web, e poi riunire gli organizzatori in un comitato che a sua volta produrrà un gruppo di esperti il cui PDF di 900 pagine, partorito con dolore e personali lacerazioni etiche di ciascun componente, sarà intensamente discusso, contestato, confutato ed infine dimenticato. 
Neuromancer, Il posto dell'Io: Quando pensate al vostro io dove pensate che sia? Ok, dentro il corpo, ma dove esattamente? Sembra una domanda stravagante, eppure non e’ così scontata. Per noi occidentali e’ automatico far riferimento al cervello come sede della nostra intima identità...
Leonardo, Anselmo è sempre uno più di te: Dunque, c’è un cosmonauta russo, uno dei primi, che è appena tornato dallo spazio. Per prima cosa lo portano da Krusciov, che gli chiede: “Compagno, tu che sei stato lassù, dimmi la verità, a me la puoi dire: Dio c’è? Lo hai visto?” E il cosmonauta: “Compagno Segretario Krusciov, a te posso dirlo: sì, l’ho visto”.

Il 21 aprile 1998 è morto, a Parigi, Jean-François Lyotard. Riposa, in ottima compagnia, nel cimitero Père Lachaise.

Il Relativismo di Hoff


del Disagiato

In questi giorni ho notato una cosa e questa cosa è che sui social network che frequento io in molti hanno utilizzato una formula più o meno uguale per spiegare quell’apparente fiume in piena che è Beppe Grillo. La formula, più o meno, è questa: Beppe Grillo non è la causa dell’antipolitica ma la conseguenza. A volte le parole non sono queste ma il concetto che si vuole mettere nero su bianco è sempre lo stesso: l'aggressivo Beppe Grillo è vivo e vegeto per colpa di quanto è stato fatto (non fatto) prima da questi maledetti partiti. A me questa cosa della “conseguenza e non la causa” piace molto per il semplice fatto che è vera. Solo che io questa bella formuletta la pensavo e la dicevo una volta e cioè quando a governare il mio amato paese era Silvio Berlusconi, quel tale che stava antipatico a tutti e che faceva parte di un partito che rappresentava l’antipolitica: Silvio Berlusconi era un cattivissimo politico, però non era la causa dei mali politici ma la conseguenza di quanto era stato fatto prima, di quanto avevamo, tutti noi, fatto e pensato prima. 

Ricordo che un giorno di qualche anno fa, in televisione, sentii Beppe Grillo dire (ho cercato ma non trovo un link, scusatemi) che lui non se la sentiva più di parlare di Berlusconi “perché Berlusconi non è la causa dei mali ma l’effetto”. Bravo Grillo, bravissimo, pensai quel giorno davanti alla televisione e il giorno dopo in molti, in rete e sui giornali, sottolinearono le esagitate ma sensate parole di Grillo. 

venerdì 20 aprile 2012

il segnapagine del 20.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

ilNichilista, Perché vincerà Grillo (e un modo per sconfiggerlo)Non amo le profezie, ma credo che il Movimento 5 Stelle sia nelle condizioni sociali e politiche per fare un risultato clamoroso. Seconda profezia: credo che esista un modo, uno solo, per impedire che ciò avvenga.
Notiziole di .mau., Pareggio di bilancio: Probabilmente non ve ne siete accorti, visto che c'erano cose sicuramente molto più importanti: ma martedì scorso il Senato ha definitivamente approvato la modifica alla Costituzione (mica noccioline) che introduce il pareggio di bilancio nella nostra legge fondamentale.
Francesco Costa, Occhio con le parole: Ho trovato deludente la dichiarazione del ministro Cancellieri oggi alla Camera, riguardo la storia dei migranti rimpatriati con la bocca chiusa dallo scotch. Sorvoliamo su tutto il triste e sgradevole contesto del rimpatrio forzato e prendiamo per buona la versione delle forze dell’ordine...
Formamentis, Blasé: Non c'è cosa più politica dell'antipolitica e io me ne sono sempre tenuto distante, sono sempre andato a votare, anche per i referendum, tutte le volte mi sono presentato al seggio, ho consegnato la carta di indentità, mi sono appartato dietro la tendina e ho tirato un bella croce...

Il 20 aprile 1303, papa Bonifacio VIII Caetani, cui la Commedia dantesca ha garantito imperitura e pessima fama, istituì con  la bolla pontificia In supremae praeminentia dignitatis lo Studium Urbis, cioè l'attuale Università La Sapienza di Roma.

lei

di lo Scorfano


Poi, come è abbastanza normale che sia, a volte vorresti mandare tutto alla malora, e non tornare più indietro, addio.

Gli alunni, prima di tutto, che fai fatica a sopportare, che non riesci più a capire, che ti guardano e non ti vedono e non capiscono niente di quello che dici, che a volte hai quasi paura a interpellare: alla malora anche loro, soprattutto loro. Insieme ai loro genitori, naturalmente: con i quali non ti comprendi più, anche se sono tuoi coetanei, che ti pare che vogliano dalla scuola (da te) cose troppo diverse da quelle che tu hai imparato e sei capace a dare, che ti chiedono soltanto di chiudere un occhio, di chiuderli entrambi, di promuovere e di non rompere, tutto sommato, le palle.  

giovedì 19 aprile 2012

il segnapagine del 19.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

ilSimplicissimus, L'antipolitica dei partiti: Non si tratta di contestare l’esistenza dei partiti, al contrario si tratta invece di averli realmente al posto delle attuali organizzazioni economiche e di interesse costrette o al mutismo assoluto o a difendere interessi oligarchici.
E io che mi pensavo, Vai, campione: Nei film o telefilm americani capita che ci sia una scena in cui, dopo che magari padre e figlio eran divisi per diverso tempo per i motivi piu improbabili, oppure che il figlio dopo che per tutta la vita non è riuscito a fare qualcosa e finalmente ci riesce...
Sono storie, La coda dei curiosi sull'autostrada: Capita che Ondaverde in autostrada ti avverta di una coda al km x della tale carreggiata causa incidente, mentre su quella opposta si rallenta per via dei curiosi. Non avevo mai dato peso alla cosa, finché non mi sono ritrovato imbottigliato ed incredulo in un ingorgo di guardoni automuniti che frenavano all’improvviso per poter meglio osservare un terrificante disastro oltre il guard rail.
Haramlik, Istantanea, click: Penso che forse potrei ancora salvarmi, professionalmente, ma solo se tornassi a studiare, a rifare il pieno, a rimettermi in condizione di avere qualcosa da dare. Sennò finisce che mi rottamano. La scuola può annientare.

Il 19 aprile 1937 venne promulgato, in Italia, il molto Regio decreto legge 880/37, che vietava agli italiani il matrimonio con le donne di colore delle colonie africane; si tratta, secondo alcuni storici, della prima vera legge razziale fascista.

Come vetro, come aria

del Disagiato

Con cinque amici davanti al mare.
Io sono quello a sinistra.
Qualche pomeriggio fa, in libreria, un signore è venuto in cassa con un libro su Picasso della casa editrice Taschen, da nove euro e novantanove centesimi. Il signore, un po’ impacciato, ha appoggiato il volume al bancone, ha aspettato che io gli dicessi “sono nove e novantanove, grazie” e poi, sempre impacciato, mi ha detto questa cosa che un pochino, lì per lì, mi ha spiazzato: “Guarda, volevo scusarmi per tutto”. Al che, mentre prendevo la banconota da mettere nel cassetto, ho riflettuto su quello che mi aveva appena detto. Ma niente, non riuscivo a capire. “Scusi, non ho capito”. “Volevo semplicemente scusarmi per il disturbo”, ha ripetuto il cliente. “Mi perdoni, non capisco di cosa sta parlando”. E allora lui ha assunto l’espressione della persona in difficoltà, con una mano si è levato le gocce di sudore che stavano sulla sua fronte, ha guardato il pavimento e poi è riuscito a dire soltanto questa cosa: “Lei è molto carino a far finta di niente”. A questa frase mi sono innervosito con molta gentilezza: “Guardi, lei insiste a fare il misterioso ma io insisto a non capire”, e pronunciando la parola “misterioso” ho fatto un bel sorriso per levigare il più possibile la tensione che stava venendo a galla.

“È un po’ di volte che entro qui dentro per acquistare questo libro. Ero in preda all’indecisione. Lo compro o non lo compro?, mi dicevo. E poi lo lasciavo al suo posto” e a questo punto il signore si è interrotto, con la speranza che io capissi le sue scuse precedenti.

mercoledì 18 aprile 2012

il segnapagine del 18.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Gisyscerman, L'editoria italiana secondo Daniele Benati: Se in Italia oggi si pubblicano 50.000 libri all’anno, bisogna per forza pensare che in mezzo ci sia anche un po’ di cacca ... Naturalmente la gente non se ne accorge perché questa è cacca che non puzza, ma se puzzasse allora le librerie diventerebbero dei luoghi insopportabili, non ci si potrebbe star dentro.
Come diventare il mio iceberg, Governo tecnico danese permanente: L’Italia sta dando una prova esemplare, dice MM, ma l’alternativa quale sarebbe? La rivoluzione? No, l’Italia si fa spremere finché è possibile spremerla, come tutte le cose spremibili. Quando non sarà più possibile spremerla allora si avrà una reazione di altro tipo, non so che reazione, probabilmente un’esalazione...
Marioplanino, Avevamo già scelto: E’ troppo tardi. Siamo nel 2012. Ed è troppo tardi per riesumare un dibattito già ruminato dalla storia e dalla terra. Il finanziamento pubblico ai partiti non esiste. E’ morto da 19 anni, dal 1993. Stiamo parlando di zombie, ci stiamo gonfiando di livore sul nulla. C’è stato un referendum, c’è stato il popolo “sovrano”...

Il 18 aprile 1506 papa Giulio II Della Rovere posò la prima pietra della basilica di San Pietro, a Roma; la costruzione fu terminata 120 anni dopo, sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini.

passi decisivi

di lo Scorfano

Io credo che, a prescindere dai dettagli tecnici, sulla questione dell'asta delle frequenze televisive sia il governo sia l'Italia si stiano in queste ore giocando molto della loro credibilità politica e anche una porzione importante del loro futuro. Io sono sempre stato, senza incertezze, tra coloro che non hanno mai smesso di credere e sostenere che l'unica vera anomalia italiana dell'ultimo ventennio fosse la questione del conflitto di interessi; il quale determinava (e tutt'ora determina, non dimentichiamolo) un eccesso di potere mediatico e politico nelle mani di una sola persona. E ho sempre pensato che questo eccesso fosse un autentico vulnus nella carne della nostra democrazia (non un regime, perché le parole pensano parecchio; ma una ferita profonda e dolorosa, questo sì e senza dubbio). Ecco perché mi aspetto che Mario Monti e il ministro Passera e il governo dei tecnici e dei sacrifici per tutti non cedano a nessun ricattonon facciano marcia indietro su questo tema; nemmeno un passo indietro. E mi aspetto che pure il Pd sia irremovibile, e senza distinguo né esitazioni. Perché, a prescindere dai dettagli tecnici, lo ripeto, mi pare che è su questo punto (la pluralità delle fonti dell'informazione televisiva, quella da cui dipende il 70% degli italiani) che ci siamo giocati gli ultimi vent'anni di politica italiana; e di cui stiamo peraltro già pagando, carissime, le conseguenze.

mattoni, libri, coperte e quant'altro

di lo Scorfano


Dopo due pomeriggi di ininterrotti colloqui con madri e padri e finanche sorelle e fratelli maggiori, davvero, dopo due pomeriggi che mi sono sembrati quest'anno molto più interminabili del solito, molto più stancanti e faticosi del solito, che mi sono sembrati qualsiasi cosa più del solito, dopo due pomeriggi così, lasciatemi dire, ve ne prego, una cosa in modo un po' brutale, abbiate pazienza... 

Poi magari mi correggerò nei commenti, anzi senz'altro converrò con voi che si tratta di un ragionamento assai più complesso, che ha bisogno di molti compromessi e di una moltitudine di sfumature e non certo di un urlo semplicistico come questo; e ammetterò anche di avere esagerato e di essermi lasciato prendere le dita (e la tastiera) dal furore della scrittura e dalla stanchezza delle mie giornate sempre più lunghe... Ma adesso fatemelo dire, però: fatemi dire che dovete lasciarli un po' in pace, questi ragazzi, eccheccazzo!

martedì 17 aprile 2012

il segnapagine del 17.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Aciribiceci, Driving in Sicily: Ma il fatto è che l’abuso lo devi sapere fare. E al nordico manca l’abc. Dunque, per darsi coraggio, interpreta la deroga alle norme in senso massimalista. Per esempio, nelle strade di Ortigia (spesso strette e prive della possibilità non solo di parcheggiare, ma perfino di accostare sul lato) lui che fa? 
Filippo Facci, Poi dice l'antipolitica: Questi partiti sono finiti. Se il refrain che «è come Tangentopoli» appare giustificato forse per la prima volta, infatti, non è per le inchieste, ma per l’incomprensione dell’aria che tira nonché per la postura cannibalesca di chi si illude di raccattare i consensi politici smarriti dagli altri: esattamente come accadde nel 1992, quando ogni partito pensò di lucrare sulle disgrazie altrui...
Annalena Benini, Mater scholarosa: Vorrei poter dire che capisco la ribellione ai compiti a casa dei genitori francesi perché, appunto, come me lavorano, ed è difficile trovare il tempo per seguire i figli in grammatica, e non si può certo delegare a tate che parlano altre lingue, ma non si possono nemmeno fare i compiti alle nove di sera...
Galatea, La coda e il paese reale: Nell’ordine, in fila: Siciliano quarantenne con orecchino e capelli pieni di gel, che prende per il culo Bossi, ma protesta perché il padre è morto dieci anni fa poco prima di andare in pensione, e allora sua madre deve vivere con 500 euro, mentre i Tunisini qua fan la vita da signori...

Il 17 aprile 1969 venne deposto Alexander Dubcek, il presidente del Partito Comunista Cecoslovacco che aveva dato vita alla cosiddetta Primavera di Praga.

Fare quello che si può

del Disagiato

Io vendo libri, come sapete. Vendo libri in un centro commerciale, un posto che con la cultura, la didattica e la pedagogia ha poco a che fare. Però, nonostante il mio compito sia quello di fare commercio a qualsiasi costo, io tutte le mattine mi alzo dal letto e mi sento importante: suona la sveglia alle sette e mezza, scaccio il sonno residuo, infilo i piedi nelle ciabatte e tutte le sante mattine sento un brivido velocissimo che parte dalla testa e arriva ai piedi. Ecco, quel brivido significa che non mi sento un mostro, che come l’uomo elefante di David Lynch mi sento ancora essere umano pronto a pettinarsi (anche se di capelli non ne ho poi così tanti), a spruzzarsi un po’ di profumo e pronto a dare un po' di senso alle proprie faccende. Qualche settimana fa, e non ricordo quale fosse il discorso, un conoscente mi ha detto in modo scherzoso ma provocatorio: “Guarda che tu lavori in una libreria di un centro commerciale, quindi non fare tanto il saputello”. Ecco, io a quelle parole ho riso ma dentro, ve lo giuro, sono morto. Ho finto per qualche secondo e poi me ne sono andato. “Te ne vai già?”, mi ha detto il conoscente. “Ho una cosa da fare”, ho detto dandogli un’affettuosa pacca sulla spalla. E guardate che non ero arrabbiato con lui. Ero semplicemente un essere umano umiliato, un essere umano a cui gli hanno appena detto la verità: tu non puoi cambiare le cose.

Perché chi vuole cambiare le cose di professione non fa di certo il commesso in un centro commerciale e di certo non può pretendere di avere un ruolo decisivo vendendo libri di ricette o libri di Alba Parietti. Insomma, io sono un commesso e di me, tutte le mattine, forse penso la cosa sbagliata. Ieri sera ho visto Diario di un maestro, che è un film (uno sceneggiato fatto per la televisione, da non credere) di Vittorio De Seta. Un nuovo maestro (siamo nel 1972) arriva ad insegnare in una scuola elementare di una borgata di Roma. Entra nell’istituto, si presenta a una vicedirettrice o segretaria (“il direttore non c’è, lui non viene quasi mai”) e poi la stessa gli dice che la classe in cui dovrà insegnare è una classe “un po’ particolare”, “con elementi non facili”. “Non li sottovaluti. L’ambiente è quello che è”. “Cioè, come?”, chiede il maestro. “Bé, insomma, lasciamo andare…”, risponde lei.

lunedì 16 aprile 2012

il segnapagine del 16.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Glenville, Addio Britannica, senti un po' Wikipedia: L’edizione cartacea dell’Enciclopedia Britannica non verrà più pubblicata. Diffuso l'annuncio, le copie ancora disponibili sono andate a ruba (1400 dollari, più i costi di spedizione di 58 chili di libri). Nel frattempo Wikipedia regna incontrastata come “reference book” a livello mondiale.  
Un radiologo, Una precisazione sul caso Vendola: tutti, o quasi tutti, hanno avuto da qualche parte, nella loro vita, un santo protettore. Tutti, o quasi tutti, hanno trovato a un certo punto della loro vita una comoda scorciatoia. E tutti, o quasi tutti, sanno che prima o poi dovranno bussare alle porte di qualche potente...
Annie, Paese reale e politica: Il paese reale è strano, non è sofisticate analisi poltiiche ma esprime cose di pancia, un po’ qualunquistiche ma non per questo meno vere. Esprime inquietudine, rabbia. Dice che mai come ora il divario tra la classe di governo ed i cittadini è stato così ampio. 
Gennaro Carotenuto, Pierluigi Bersani e l'antipolitica: È antipolitica denunciare che non siano capaci di fare norme anticorruzione decenti? È antipolitica denunciare la mancanza di trasparenza? È antipolitica esigere dopo vent’anni la fine dei conflitti d’interessi e della lottizzazione della RAI?
Fabristol, Quando il giornalismo è fesso...: Sta facendo scalpore la notizia che a Milano il cognome cinese Hu sia diventato secondo dopo Rossi e che altri cognomi cinesi come Chen e Zhou siano primi in classifica prima di quelli italiani o tipici milanesi.  

Secondo la tradizione, il 16 aprile 529 entrò in vigore, nei territori dell'Impero Romano d'Oriente, il Codex Iustinianus vetus; di esso non ci è rimasto nulla.

il fanta-scudetto-scuola

di lo Scorfano


Mi chiedo: ma se lo avessi fatto io, se lo avessi pensato e se lo avessi organizzato io, cosa sarebbe successo? 

Uno: Sarebbe successo che qualcuno sarebbe arrivato qui sul blog e mi avrebbe senz'altro accusato di seguire una pedagogia veterotestamentaria, basta sul concetto di punizione e di premio, ridicolmente fondata sulla competizione eccetera eccetera. Due: Sarebbe successo che non lo avrei raccontato qui, quello che stava accadendo, perché tutte le cose di cui mi avrebbe accusato quel tale passando di qui sarebbero anche state, almeno un po', vere. Tre: Sarebbe successo che non avrei comunque ottenuto nulla, perché sarei stato io, sarebbe stata «scuola», sarebbe stato il «prof di italiano» eccetera eccetera. Quattro: non so, ma qualcosa di brutto senz'altro.

E invece lo hanno fatto loro, di nascosto, ed è andato tutto bene; si sono organizzati tra loro, di nascosto, lo hanno portato avanti loro, i ragazzi di seconda liceo, di nascosto da tutti, anche da me, e ha funzionato: perché era una cosa «loro» e non era più «scuola». Molto semplice. Talmente semplice che ora vorrete sapere di cosa si tratta, immagino. Infatti ve lo dico subito: si tratta del «fantascudettoscuola», ecco.  E cioè?, mi dite voi (che è quello che ho detto anch'io pochi giorni fa, non vi meravigliate, quando me lo hanno spiegato i ragazzini di seconda).

domenica 15 aprile 2012

il segnapagine del 15.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Splendidi quarantenni, Ciò che Manzoni ha omesso di raccontare ai promessi sposi: Le suocere devono stare ad almeno due isolati dalla casa coniugale. Se per caso hanno le chiavi, è solo per consegnarle alla polizia in caso di acceso litigio degli sposi con passaggio alle vie di fatto.
Gli studenti di oggi, Sul concetto di entropia: Quindi l'entropia è una cosa misteriosa (alla fine, un numero) che rappresenta la quantità di informazione trasportata da un messaggio, o anche una misura dell'imprevedibilità con cui si susseguono i caratteri del messaggio stesso.
Postilleblu, don Lisander: Ho assegnato a casa per le vacanze, fra gli altri, un compito  nuovo: scrivere la domanda che più rimane dopo la lettura di questi capitoli (la consegna esatta è: la domanda a cui il proprio libro di testo non offre risposta). 
Minnelisapolis, Via con la Sigla!: Ma io sento la necessità del ritorno nella politica nella scuola. Non dell’indottrinamento (e qualche collega, pazientemente, nell’ombra, ha continuato pure questo, tirando ciascuno l’acqua al proprio mulino e facendoli sbarellare). Nemmeno dell’educazione civica perché  è uno spazio ghettizzato in partenza...
Anskjieghino, Una strage per vecchi: Non la sapremo mai, la verità: perchè la verità su quella strage, su tutte le stragi, sarebbe dura da accettare.
Oglaroon, Perché non farò la spesa alla Conad: Non è perché amo le cause perse, anche se. Non è neanche perché mi sono antipatici i Puffi, e le figurine in genere, e mai volontariamente proporrei ai miei figli una nuova collezione.Non è perché a scuola vedo meglio le cartine geografiche dei poster del supermercato...

Il 15 aprile del 1792 veniva collaudata, a Parigi, la versione francese della ghigliottina.

il mostro

di lo Scorfano
 
Ieri la mia automobile mi ha abbandonato su una strada di campagna, tra un paese che non conosco e l'altro che conosco poco. Si è fermata, e basta: niente da fare, non ripartiva più. Io ho aperto il cofano (e già ho fatto fatica a capire come si faceva quello) ma dopo, una volta aperto, non sapevo proprio che fare. 

E allora ho chiamato il meccanico del mio paese, che mi ha detto che sarebbe venuto entro un'ora. Però pioveva e faceva freddo e io mi ero vestito come fosse primavera e dopo un po' ho incominciato a imprecare contro la sorte e il destino cinico e baro. Ogni tanto passava qualche altra macchina e molti mi fermavano per chiedermi se avevo bisogno di aiuto: io ringraziavo e dicevo di no, e lasciavo che se ne andassero. 

Poi, a un certo punto, è passato un mio ex alunno, ventenne: mi ha visto, si è fatto ben riconoscere azionando gli abbaglianti e suonando il clacson, e mi ha salutato con la mano bene aperta. Ma non si è fermato: anzi, non ha nemmeno rallentato. 

sabato 14 aprile 2012

il segnapagine del 14.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Neuromancer, I neuroni specchio: Lo “scandalo” neurologico dei neuroni mirror consiste nel fatto che hanno riunito in se stessi un classico dualismo, la percezione e il sistema motorio. Entrambi sono diretta espressione di un modello passivo della mente umana.
Alcuni aneddoti dal mio futuro, Con questo segno vincerai: Ci sono diciamo 28 giorni ogni mese in cui tutto procede nell’assoluta normalità, una bella e confortante linea retta di quelle che vedi dove arriva, intuisci la direzione, né salite né discese, basta avere un paio di scarpe comode e il gioco è fatto.
Il Simplicissimus, Giustizia tra chimere e impostura: L’impostura è il segno di questi giorni difficili. Gli esodati sono una creatura delle imprese e un fenomeno sovrastimato. La strage di Piazza della Loggia non ha colpevoli ed è un problema della storia, non della magistratura. Umberto Bossi è stato circuito a sua insaputa...
Alessandro Balducci, Periferie: cambiare si può: Ponte Lambro è un quartiere di Milano fino a ieri noto come una zona da evitare. Se oggi ci passate scoprirete un moderno quartiere residenziale accogliente. Le famigerate «case bianche» non sono più tali: hanno colori allegri, coordinati e diversi; dalle facciate sono sparite (perché centralizzate) le mille parabole che denunciavano il recente carattere multietnico del quartiere...

Il 14 aprile di venti anni fa (correva l'anno 1992) io medesimo, nella persona dello Scorfano ancora giovane, conseguivo la mia laurea in Lettere, con una tesi sull'allegoria nella Commedia dantesca. Non c'è un link che possa farmi fede: diciamo quindi che mi appoggio sul semplice, e quanto mai opportuno, luogo comune secondo cui il tempo corre e la vita fugge. Infatti, signoramia.

venerdì 13 aprile 2012

la vita generale

di lo Scorfano

Ieri sera ho visto un film, che mi è piaciuto moltissimo, di un regista che non mi aveva mai del tutto convinto ma che è riuscito, questa volta, a incantarmi. Il film è ambientato nel porto e nella città di Marsiglia e si intitola, sorprendentemente (finché non lo vedete), Le nevi del Kilimangiaro; il regista si chiama Robert Guédiguian. Il protagonista maschile del film, un ex sindacalista disoccupato e messo in discussione dagli stessi operai, quando la storia sta quasi finendo, dice: «Il coraggio è comprendere la propria vita, è precisarla, approfondirla, fondarla, e coordinarla tuttavia alla vita generale». E io, quasi commosso, ho trovato che fosse una bellissima frase da dire.

I figli e i padri

del Disagiato

Secondo me Umberto Bossi non doveva chiedere scusa ai leghisti per le ingiustizie commesse da chi porta il suo cognome e poi, sempre secondo me, Umberto Bossi non doveva dire, davanti a una platea di fedeli delusi, che faceva bene, i figli, a farli studiare all’estero per allontanarli dai giornalisti cattivi. Non doveva dire queste cose perché questo significa non voler bene ai propri figli, significa non stare dalla loro parte. Abbiamo capito che Renzo Bossi non è un uomo corretto e nemmeno un politico intelligente però alla fine dei conti la vittima è lui. Come può crescere un ragazzo che ha un padre che lo chiama “trota”? Come può crescere un politico con un padre razzista e fascista, con un padre che frequenta razzisti e fascisti, con un padre che da anni urla da un palco “noi ce l’abbiamo duro”? Che significa noi abbiamo “il cazzo duro”, se non sbaglio. No, dico, ma a voi sembra un buon padre uno che si comporta così. La colpa del padre non è stata quella di non tener lontano i figli dalle cose di partito ma, invece, di essere stato un padre così.

Mi hanno lasciato perplesso certe affermazioni sul fatto che la Lega non sia più quella di una volta, che la Lega abbia tradito i propri ideali, i valori che hanno portato questo movimento ad essere quello è stato e cioè una grandissima e per certi versi inarrestabile forza politica, che in certe zone della penisola è persino riuscita a sostituire il comunismo. Ecco, quello che penso io è che Renzo Bossi è vittima di questa Lega di una volta, di questo movimento puro. E vittime del suo linguaggio e dei moventi ideologici lo siamo anche noi e lo saranno, scusate la demagogia, anche i nostri figli.

giovedì 12 aprile 2012

il segnapagine del 12.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Squonk, Cost saving: Ho davanti agli occhi questa grande tabella. Righe, colonne, costi, ricavi, margini. Sono alla quinta revisione, senza contare quelle intermedie, piccole, quando cambi giusto una voce più per vedere l’effetto che fa che per reale convinzione o bisogno.
Dis.amb.iguando, Lo storytelling della Lega: Complimenti alla Lega e in special modo a Maroni: è uno dei migliori esempi di crisis management politico a cui negli ultimi anni mi sia capitato di assistere.
Claudia Vago, Genova, la discussione che non c'è: Sono passati più di dieci anni dalle giornate del G8 di Genova e il dibattito pubblico è ancora talmente intriso di ideologia da rendere impossibile una discussione costruttiva, un superamento delle convinzioni da cui ci si muove per arrivare a un riconoscimento della realtà dei fatti.
In the mood for writing, L'umanità si divide/1: L’umanità si divide in quelli che hanno sempre paura di aver detto troppo e gli altri, che temono perennemente di non dire abbastanza.

Il 12 aprile 1961 il cosmonauta russo Jurij Gagarin fu il primo uomo a restare in orbita nello spazio.

il rito del cattivo

di lo Scorfano


Un cattivo ci vuole per forza, in una storia che deve finire bene. E io credo che Roberto Maroni lo abbia subito capito, ancora prima che la storia leghista prendesse la forma e i contorni precisi che adesso ha preso: che un cattivo ci voleva e che doveva essere proprio uno molto cattivo, perché la storia era, questa volta, buia e pericolosa assai. E perché senza un cattivo che venga sconfitto e umiliato, non c'è redenzione né riscatto, e quindi non ci può nemmeno essere rinascita. 

Ma la rinascita ci deve essere, invece: e deve essere al più presto, e quindi ci deve anche essere un cattivo. Lo sa Maroni, ma lo sanno bene anche gli sceneggiatori e i produttori di Hollywood, come lo sapeva Dante Alighieri, autore della Divina Commedia, e come lo sapevano ancora meglio i tragediografi dell'antica Grecia: il male va riconosciuto, esibito in scena e poi scacciato; il male va guardato negli occhi e deve fare un po' paura, prima di essere scacciato. Il male deve avere una faccia e un corpo contro i quali ci si possa, innocentemente, scagliare.

mercoledì 11 aprile 2012

il segnapagine dell'11.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Phastidio, Mutui, la misura del rischio: Ammontano a oltre 60mila i mutui sospesi alle famiglie nell’ambito della moratoria Abi, per un controvalore di 7,3 miliardi di debito residuo. I dati, aggiornati a gennaio 2012, garantiscono alle famiglie interessate una liquidità complessiva di oltre 464 milioni di euro, pari a 7.200 euro a famiglia.
Keplero, La materia oscura dentro di noi: Se l'universo è fatto per due terzi di materia oscura - come abbiamo ragione di credere - in questo momento io, voi, e tutto quello che ci circonda, siamo immersi in un via vai di particelle sconosciute, particelle che interagiscono con il resto della materia solo attraverso la forza di gravità e la forza nucleare debole
Il Disinformatico, Per risparmiare mezzo centesimo abbiamo smesso di sognare: Come sempre, Neil DeGrasse Tyson riesce a esprimersi con lucida potenza e passione sul destino della nostra società e della sua dipendenza dalla capacità di proporre sogni e sfide, mettendo in luce un fatto purtroppo sconosciuto a troppi: il vero prezzo dell'esplorazione spaziale e il prezzo ben più alto che paghiamo per averla abbandonata.

L'11 aprile 1987 si è suicidato, a Torino, Primo Levi.

la parola «studio»

di lo Scorfano

Mi sono preso un po' di tempo, stamattina, per leggere il lungo post che Claudio Giunta ha pubblicato qualche giorno fa (nell'anniversario dell'incontro tra Laura e Francesco Petrarca, come lui ben sa) sul suo blog, a proposito della cultura umanistica e del suo possibile futuro. E siccome penso che esprima idee molto condivisibili, e che lo faccia in lingua piana e gradevolissima, ho pensato che forse (grazie a questo tardivo link) anche qualcuno tra coloro che passano di qua avrà voglia di dedicarci un po' del suo tempo, non si sa mai. 

O almeno avrà voglia di leggersi le righe finali di quel post, importanti, righe che dicono cose sulle quali anche su questo ben più modesto blog si è avuto modo di ragionare in passato (cfr. per esempio qui, qui e qui), e che sono queste:
I libri, la musica, i quadri, i film migliorano l’esistenza: vorrei che tutti avessero la voglia e la possibilità di dedicare a queste cose una parte del loro tempo, soprattutto nell’età della formazione. Vorrei però anche che la battaglia per l’umanesimo venisse fatta con un po’ di senso della realtà.  

Dovremmo leggere i suoi libri

del Disagiato

Ma io mi chiedo: ma voi, Pier Paolo Pasolini, l’avete mai letto? Cioè, voglio dire, voi, oltre alle "Lettere luterane", agli "Scritti corsari" e alle solite due o tre poesie che oramai sono stampate anche sulle scatole per le pizze d’asporto, avete mai messo il naso tra le pagine di altri suoi libri? E avete mai visto un suo film? Io sì, io ho letto tutto e ho visto tutto. Spendendo un sacco di soldi ho comprato i Meridiani che raccolgono i saggi politici, i saggi sulla letteratura e sull’arte e poi ho comprato tre volumi Garzanti che raccolgono tutte le sue opere teatrali e poi ho anche un cofanetto con una buona parte dei suoi film in dvd e poi ho altro materiale da persona un po’ malata, noiosa, fissata e anche un po’ squilibrata. Vi dico questo non per vanto, ci mancherebbe, anche perché alla fine non è che abbia apprezzato tutto e poi non è che in testa mi siano rimaste tutte le sue pagine e tutte le scene dei suoi film. Però, com’è che a me non me ne frega niente delle circostanze che hanno portato alla morte dello scrittore?

Cioè, mi dispiace, vorrei tanto che fosse ancora vivo per dire la sua, ogni tanto mi ritrovo a chiedermi “chissà Pasolini cosa direbbe su tal dei tali o su questo fatto”, però devo ammettere che preferisco leggere i libri di Pasolini che star qua a discutere di Pasolini. Bordone, l’altro giorno, ha scritto un post bellissimo che parla non di Pasolini ma di un fenomeno bizzarro che si chiama “pasolinismo”. Questo fenomeno vuole che certa gente reputi Pier Paolo Pasolini un profeta. Ecco, Bordone dimostra un certo fastidio per questa atmosfera magica e religiosa che circonda lo scrittore e le sue parole. Parole, e questo lo dico io, sempre strappate da un contesto, mozzate, amputate, musicate.

martedì 10 aprile 2012

il segnapagine del 10.IV.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Mafe De Baggis: Preferisco ricordare le cose a modo mio: Ho pochissime foto e pochissimi ricordi di cose che oggi vorrei disperatamente ricordare, ma la mia memoria narrata incomincia nel 1996 con Internet. I newsgroup, i blog e Flickr i social media mi hanno permesso di fermare un momento proprio mentre lo stavo vivendo, senza poterci mettere distanza, senza riscriverlo, senza mediarlo.
Un tal Lucas, Don't cry for me Irpinia: Gli opulenti metalmeccanici avellinesi si godano un paio d'anni di cassa integrazione e poi fanculo a loro e all'Irpinia, tutto per dare qualche camicia nuova, uno smartphone e un abbonamento della squadra di calcio di Cordoba ai metalmeccanici argentini che, giustamente contenti, faranno pingui le casse della Fiat.
Tempo Reale, La piaga del dito: Si alzano curiose orazioni funebri dei soliti tromboni e delle solite trombette giornalistiche alle esequie politiche della “famigghia” Bossi e del suo Padrino quasi tutte incardinate su una sensazionale scoperta dell’acqua calda


Il 10 aprile 1947 ad Atlantic City viene inventato il termine "televisione" e l'abbreviazione "TV".