domenica 17 luglio 2011

la concessione dei punti

di lo Scorfano

Facciamo un’ipotesi teorica. Un nostro amico (o il figlio di un nostro amico) è arrivato in quinta liceo scientifico. Non ha avuto una carriera scolastica brillante: diciamo qualche debito tutti gli anni. Alla fine del ciclo di studi c’è l’esame di Stato, a cui viene ammesso seppure con un’insufficienza in matematica, e gli viene assegnato un credito che si aggira intorno ai 14 punti (diciamo proprio 14, visto che ha la media appena superiore al 6 nell’ultimo anno e dunque ha certamente ottenuto 6 punti; nei due anni precedenti aveva avuto dei debiti scolastici e quindi ne aveva raccolti solo 8, come da tabella del suo liceo, alla pag. 30).

Dunque questo vostro amico si presenta all’esame e non fa bene gli scritti. Diciamo che il punteggio complessivo dei tre scritti (prova di italiano, prova di matematica, terza prova) è 25, mentre la sufficienza è 30 (e il massimo è 45): un risultato sotto la soglia dell’accettabilità. Il totale dei punti con cui il ragazzo si presenta all’orale è quindi di 39 (questa non è un’ipotesi, questo è l’unico dato certo che abbiamo: 39 punti sui 70 a disposizione). 

Ora, visto che all’orale si possono prendere al massimo 30 punti e che la sufficienza è 20, e visto che per arrivare a 60/100 il vostro amico deve assolutamente prendere 21 punti (cioè un po’ di più della sufficienza), io mi chiedo se a voi verrebbe qualche dubbio sul possibile esito finale di questo ragazzo e se sareste preoccupati o no per il suo esame di maturità.

Io vi dico la verità, lo sarei molto. Perché, a ben vedere il curriculum parla chiaro: mai un anno senza insufficienze, nemmeno il quinto, credito scolastico sempre basso, prove scritte complessivamente insufficienti. Ci sono tutti gli ingredienti per essere preoccupati e aspettarsi il peggio. I 21 punti che deve prendere rappresentano comunque una sufficienza piena: per un ragazzo che ha sempre fatto fatica (e non l’ha mai raggiunta) non è un traguardo così agevole.

Questo, naturalmente, secondo me. Ma non secondo i genitori di questo ragazzo (che è una ragazza, nella realtà, ma non cambia niente):
Aveva un 5 in matematica. Poi tutti 6 e anche qualche 7. Tra crediti e scritti aveva ottenuto 39 punti, quindi le serviva un 21 per raggiungere la sufficienza. Un punteggio basso che non le hanno concesso.
Ecco, io posso immaginare che il contesto in cui tutto è avvenuto sia del tutto anormale; 7 bocciati su 24 alunni in una sola classe sono un numero davvero insolito e allarmante. Posso capire che si voglia fare chiarezza: è giusto. Posso capire che sia successo qualcosa di strano, ne sono quasi sicuro. Quello che non riesco a capire è che un punteggio molto basso (39 tra scritti e crediti) diventi l’argomento forte su cui si costruisce la propria innocenza. Così come mi mette un po’ in imbarazzo quel verbo («non le hanno concesso») che io non avrei mai usato («che non ha raggiunto», avrei detto io).

Magari no, magari mi sbaglio, magari c’è stato un chiaro dolo della commissione d’esame che non ha compreso la preparazione di quei ragazzi, non è impossibile. Ma la sufficienza, cioè 21 su 30 non è un diritto acquisito: se non l’hai presa negli scritti, se non l’hai mai presa del tutto nemmeno nel triennio del liceo, è possibile che tu non la prenda nemmeno all’orale. Anzi, direi che è molto probabile, più probabile del contrario. Saperlo (e sapere fare quel po’ di conti) aiuta.

8 commenti:

  1. L'anno che mi sono diplomata io non he hanno ammessi sei e bocciati dopo due.
    Se lo meritavano.
    E nessuno ha fatto tutto questo casino.


    Non c'è più il rispetto delle istituzioni di una volta.
    (e, con questa, al fisco devo 50 euro, visto che l'Audi che non ho più non conta)

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  2. Che poi, intendiamoci, può benissimo darsi che abbiano ragione lor, vista la stranezza del fatto. Ma devono trovare i motivi giusti per avere ragione, però...

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  3. Ma di che 5 in matematica stiamo parlando? Io mi occupo di esami di maturità molto incidentalmente, ma non mi risulta sia cambiata la regola per cui ci vogliono tutti 6 per l'ammissione.

    Cmq non so a Bologna, ma a Bari i consigli di classe per bocciare vogliono le spalle stracopertissime...

    uqbal

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  4. @ uqbal

    E infatti tutti i 5 diventano automaticamente 6 durante l'ultimo consiglio di classe. In fondo, non si può bloccare un ragazzo solamente perchè ha problemi in una materia mentre, magari, va meglio in altre.

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  5. I 5 (e anche i 4) presentato allo scrutinio di quinta, se il onsiglio decide per l'ammissione, diventano 6 in pagella. Ma restano nel verbale, che poi la commissione d'esame ha sottomano (o può chiedere).

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  6. Poi dicono che la matematica non è un'opinione. (Il mio ticket quotidiano.)

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  7. non è detto che non fosse arrivata alla sufficienza negli scritti, magari su due era suff e nella terza è andata malissimo (capita nella 3 prova).
    Non c'erano casi critici, dice l'avvocato. Ma neanche geni incompresi, dico io!
    Infatti vogliono fare in fretta il ricorso per poter iscriversi all'Università!
    Ahia!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)